Futuro nero per Paoil, l'azienda di Cisterna specializzata nella produzione di oli e di grassi vegetali e animali. Al fine di scongiurare la chiusura dello storico stabilimento agroindustriale, istituzioni provinciali e comunali assieme ai sindacati si incontreranno con i vertici aziendali il prossimo 14 febbraio in regione Lazio. Durante il vertice non si potrà fare a meno di parlare della procedura di mobilità aperta lo scorso 3 febbraio dalla società in seguito al sequestro di un proprio immobile e al conseguente blocco della lavorazione dell'ultima campagna della sansa. Una procedura che complessivamente coinvolge 41 lavoratori. Le organizzazioni sindacali sostengono con forza che la cassa integrazione, non è riuscita finora a far uscire la società dalla crisi economica. Insomma il fallimento Paoil spa e la successiva cessione “in affitto” a Paoil Industrie srl non hanno salvato l'azienda cisternese. La Paoil Industrie srl ha cercato di concretizzare con le società di leasing un contratto di acquisto del sito poi però naufragato per problematiche complesse, legate a questioni di “vincoli” della società. «La vicenda Paoil mette in mostra come, in assenza di politiche di sviluppo e di risanamento vero, il lavoro non possa ripartire - commenta il segretario provinciale Ugl Maria Antonietta Vicaro - Auspichiamo che nel prossimo incontro in Regione si possa fare definitivamente chiarezza sul futuro dei lavoratori Paoil andando a discutere di concrete prospettive di lavoro e non di ammortizzatori sociali». Le speranze sono al momento tutte rivolte alla recente notizia diffusa dal sindaco di Cisterna Merolla in merito all'interessamento al sito da parte di terzi.
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