Sono 163 le vittime registrate all'interno dei cantieri edili del Lazio dal 2003 ad oggi: 94 a Roma e provincia, 28 a Frosinone, 26 a Latina, 11 a Viterbo e 3 a Rieti. Il 67% degli incidenti avvengono nella capitale ed in provincia. A dirlo sono i dati forniti nel corso del convegno “infortuni in edilizia”. Nello stesso convegno è stata espressa anche preoccupazione per l’aumento delle malattie professionali denunciate in edilizia. La causa più frequente degli infortuni nel Lazio sono le cadute dell’alto, mentre sono in aumento i casi di operai che hanno perso la vita travolti da gru, carrello elevatore o ruspa. L’età media degli operai che hanno perso la vita a Roma è di 40 anni. Per il direttore del PFL (Prevenzione Formazione Lazio), Paolo Cuccello, l'apparente calo dei morti sul lavoro va confrontato con i dati dell’occupazione. «Non si può parlare di calo degli infortuni, anzi per la crisi del settore sta facendo aumentare il lavoro nero. Per questo occorre una formazione mirata e una vigilanza continua da parte degli organi ispettivi. In tal senso riveste un ruolo importante il ruolo dell’organismo paritetico dell’Edilcassa PFL che fornisce a tutti i lavoratori e le imprese iscritte la formazione nel campo della sicurezza sul lavoro prevista dal Decreto Legislativo 81 del 2008».
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