3.394 posti di lavoro perduti e 248 imprese in meno in soli 5 anni. Sono questi gli effetti che la crisi ha generato nella provincia di Latina nel solo comparto edilizio. I lavoratori del settore edilizio stanno infatti pagando il prezzo più alto perché spesso sono monoreddito o immigrati. Per questo motivo Filca Cisl di Latina ha messo a disposizione degli operai un “corner Amico Lavoro”. La Filca Cisl di Latina propone, poi, un Protocollo di intesa con il comune di Latina. «Siamo convinti che per fronteggiare la grave crisi economica della provincia di Latina è necessario ripartire proprio dalla buona edilizia - afferma Francesco Rossi segretario generale della Filca Cisl Lazio Sud (Latina e Frosinone) - Intorno al settore delle costruzioni ruotano circa 30 altri settori dal calcestruzzo ai conglomerati bituminosi, dalla plastica al ferro, dal vetro alla ceramica. Crediamo fortemente che l’edilizia rappresenti il volano dell’economia e possa ridare slancio ed ossigeno ad una provincia in fortissimo affanno». «Oggi più che mai è importante rivedere il patto di stabilità che ingessa le opere già cantierabili - prosegue la Filca Cisl - Prima però bisogna ridisegnare le regole di aggiudicazione degli appalti sia pubblici che privati: è necessario eliminare il criterio del massimo ribasso e introdurre quello di congruità. Bisogna introdurre la patente a punti per le imprese, creare una black list e una white list per evitare che le imprese regolari subiscano una concorrenza sleale da parte di tutte quelle imprese che latitano qualsiasi versamento contributivo fiscale e previdenziale». «La Filca Cisl Lazio sud a breve presenterà al comune di Latina un protocollo d’intesa sui lavori Pubblici e sui lavori privati - conclude il segretario - Tale protocollo prevederà un nuovo sistema di relazioni sindacali, salute e sicurezza, rispetto della disciplina che regolamenta l’impiego di mano d’opera negli appalti e subappalti e renderà il terreno meno fertile alle infiltrazioni malavitose».
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