Comincia a distendersi il tavolo di trattativa Selex e, all'orizzonte, è ora possibile intravedere anche qualche piccolo spiraglio di luce. Giovedì scorso presso l'Unione industriali di Roma è ripartito il confronto tra la Direzione Aziendale Selex Es e il coordinamento nazionale Fiom Fim Uilm sulla vertenza relativa al piano di riorganizzazione Selex legato alla fusione dei tre sistemi Selex. L'incontro arriva dopo la rottura delle trattative con l'azienda in seguito alla presentazione di un piano di riorganizzazione che vedeva, oltre agli esuberi strutturali, anche l'utilizzo massiccio di cassa straordinaria per sospensione a zero ore e fermate collettive in tutti i siti nazionali. «Oggi (giovedì, ndr) con stupore ma con altrettanta cautela - spiega il segretario Fiom Cgil Tiziano Maronna - l'azienda ha manifestato un cambio di posizione rispetto all'incontro precedente in quanto si è dichiarata disponibile ad un confronto in merito all'utilizzo di strumenti alternativi alla cassa integrazione come i contratti di solidarietà. Inoltre ha dichiarato di rendersi disponibile ad un intesa affinché le “uscite” vengano gestite con la non opposizione alla messa in mobilità». «Siamo cautelativamente soddisfatti - prosegue il segretario Fiom Cgil Latina - Fin dall'inizio avevamo puntato sui contratti di solidarietà che sono meno impattanti sui redditi dei lavoratori visto che le ore di sospensione dal lavoro vengono erogate dall'ente previdenziale all'80% della retribuzione». La trattativa riprenderà nel primo pomeriggio di mercoledì 26 giugno per proseguire fino al 27.
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