Stato d’agitazione per il personale amministrativo in servizio presso il Tribunale di Latina. A proclamarlo il segretario generale Fp Cgil Giulio Morgia che, per conto dei lavoratori, chiede al Prefetto di Latina l’attivazione, nei termini di legge, di una procedura di conciliazione. Al centro della protesta l’orario di lavoro e le difficili condizioni contrattuali. «A fronte di una pressione lavorativa elevata - si legge nel verbale di assemblea sindacale del personale amministrativo - spesso si sacrificano anche diritti fondamentali dei lavoratori quali il diritto alla salute e al recupero delle energie psico-fisiche protraendo le udienze penali oltre la durata massima della giornata lavorativa». «Durante le ultime consultazioni elettorali - prosegue la nota - alcuni lavoratori hanno lavorato oltre le 15 ore consecutive. E’ in tal senso clamoroso il caso di un autista che dopo il turno notturno, dall’una di notte alle 8 del mattino dopo, ha proseguito la prestazione lavorativa conducendo l’automezzo sino a Frosinone compreso il viaggio di ritorno a Latina». Tra le denunce della forza lavoro anche l’assenza di acqua corrente nei servizi igienici posti al secondo piano del Palazzo di Giustizia di Latina, al punto che la salute pubblica dei lavoratori è messa a serio rischio. Diversi lavoratori hanno inoltre segnalato che le guardie all’ingresso del Palazzo di Giustizia annotano le entrate e le uscite dei lavoratori, in violazione dello Statuto dei lavoratori. Un lavoratore dirigente sindacale Cgil è infine stato sottoposto ad un procedimento disciplinare dalla Dirigente del tribunale di Latina con una sanzione disciplinare che appare esagerata rispetto la condotta (servizio esterno di ritiro della posta senza autorizzazione). Al momento, dunque, i lavoratori hanno interrotto l’opera di lavoro straordinario e, in assenza di risposte in tempi brevi, si raduneranno sotto il palazzo comunale per un sit in.
Nessun commento:
Posta un commento