Studenti durante un esame (foto: Ginnetti) |
Un test di ingresso per entrare al liceo. E’ questa la novità che, da quest’anno, stanno mettendo in pratica diversi istituti superiori di secondo grado per far fronte al numero eccedente di iscrizioni a cui il Ministero dell’istruzione non è in grado di rispondere con una adeguata offerte di risorse. Una scelta che è stata duramente contestata dall’Unione degli Studenti. «I test di iscrizione nelle scuole, tanto quanto il contributo volontario - scrive Roberto Campanelli per l’Unione degli Studenti - sono l’ennesima barriera che si sta pericolosamente diffondendo con l’obiettivo di recintare l’istruzione per tutti. Non si può permettere che l’assenza strutturale di fondi, trasformi le scuole in luoghi di selezione piuttosto che in fucine dell’emancipazione per tutti». «Sono preoccupanti - prosegue Roberto Campanelli dell’UdS - le affermazioni di numerosi dirigenti scolastici che presentano i test di ingresso come interessanti formule per valorizzare il merito. Trasformare le scuole in luoghi non accessibili a tutti significa tradire i principi della Costituzione in cui si ribadiscono i valori di una scuola libera per tutti. Ci opporremo duramente». Nel dettaglio i test vengono introdotti nelle scuole medie e si concentrano principalmente su materie come la matematica, l’italiano, l’inglese, il tedesco, la logica e la musica. Gli esiti delle prove dovrebbero essere utilizzati dai dirigenti delle scuole superiori per organizzare una selezione basata sulla meritocrazia che permetta la formazione di classi con un numero accettabile di studenti. In realtà, però, la scuola dell’obbligo deve essere accessibile a tutti. La stessa Costituzione, nell’articolo 34, afferma che «la scuola è aperta a tutti». Pertanto qualsiasi tentativo di scrematura nell’accesso può rappresentare un grosso rischio sotto il profilo costituzionale. In base a quanto spiegato dal Ministero dell’Istruzione i test sono ancora sporadici e, ad ogni modo, non devono rispondere al parametro della meritrocrazia in quanto è importante che le classi rispondano ai principi di eterogeneità.
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