venerdì 7 dicembre 2012

La Commissione accoglie il ricorso, Equitalia è tenuta a rendere noti gli atti richiesti

L'avvocato Saieva
Si apre uno spiraglio di luce per i contribuenti intenzionati ad impugnare le cartelle esattoriali di Equitalia perché ritenute non a norma. La Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con seduta del 13 novembre 2012, ha infatti accolto il ricorso presentato dall’avvocato Saieva contro il diniego di Equitalia a rendere pubblici una serie di documenti. Nel dettaglio la Commissione ritiene che l’ente Equitalia sia tenuto a rendere noti: gli atti dei messi notificatori, il nominativo degli stessi e gli atti attestanti il loro rapporto di servizio così come richiesto dal legale. «Insomma - spiega l’avvocato Saieva - quanto basta per fare luce su tanti punti tenuti, ad oggi, convenientemente nascosti! Si tratta di una grande vittoria per i cittadini, una vittoria che fa seguito alle battaglie sociali promosse dai Cra (Comitati Riuniti Agricoli) e dal movimento civico nazionale Dignità sociale che, per primi, si sono fatti portavoce delle gravissime violazioni di legge inerenti i difetti di notifica delle cartelle esattoriali denunciando i fatti presso tutte le Procure della Repubblica, la Corte dei Conti, la Guardia di Finanza e le altre Autorità interessate per competenza a questa materia. Alla luce di questa decisione si apre dunque adesso la possibilità di impugnare tutte le cartelle esattoriali eventualmente viziate da difetto di notifica e ciò ai fini dell’affermazione della sopravvenuta prescrizione di tutti quei tributi/contributi anteriori all’anno 2008». «Chiaro è che l’Ente - ha proseguito l’avvocato Saieva - laddove ci si trovi dinanzi a iscrizioni ipotecarie e pignoramenti non sorretti da alcun titolo, sarà chiamato a rispondere di tutti i danni ingiustamente arrecati ai contribuenti». Di questo si parlerà durante la manifestazione cittadina del prossimo 17 dicembre che vedrà la partecipazione di diversi cortei composti da studenti, da lavoratori di ogni categoria e da quanti un posto di lavoro non lo hanno più. «Cittadini - conclude Saieva - mossi da una comune sofferenza verso uno Stato sordo ai bisogni sociali ma sempre pronto a vessazioni tributarie e a tagli di ogni genere tanto nell’istruzione quanto nella sanità». 
(Fonte: Quotidiano La Provincia)

3 commenti:

  1. ritengo tale importante decisione, ancorchè importantissima, non esaustiva del problema equitalia del nostro paese, complimenti all'avvocato Saieva, ma i cittadini devono capire che per liberarsi di tali persecutorie situazioni, che peraltro non portano alcun introito allo Stato tenuto conto dei costi e delle spese del personale,occorre un forte movimento civile che fermo rimanendo il dovere di pagare il giusto, determini una situazione di comprensione dello stato per i cittadini che attraversano momenti particolare come particolari sono stati questi ultimi 4 anni. mi viene da pensare che equitalia sia un pò come autovelox con la differenza che autovelox è una macchina non in grado di fare alcuna valutazione di merito, sulle ragioni di velocità, del tipo non c'è traffico quindi 20 km in più all'ora non sono pericolosi, oppure la ragione di una emergenza ecc. mentre equitalia c'è proprio la volontà di fare male senza comprendere le motivazioni dei cittadini, anche ai sportelli e con grande "professionalità" ti senti dire devi pagare e basta.

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  2. Condivido e La informo che ci stiamo organizzando anche sul fronte del movimento civile al fine di estendere la battaglia per i diritti del cittadino alla sensibilità di tutti.
    Avv. Saieva

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  3. Mi stanno massacrando.....finalmente un'avvocato che fa il suo lavoro!!!!!!!!I miei complimenti e spero di poter riuscire a trovare uno spiraglio di luce anche io.....

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