martedì 30 ottobre 2012

Abbott e Patheon, il segretario nazionale Ugl incontra i lavoratori

«Non solo buoni aumenti retributivi, ma anche ulteriori garanzie per i lavoratori dal punto di vista della previdenza complementare e del welfare, attraverso un modello innovativo di relazioni sindacali. Sono questi solo alcuni dei punti principali del nuovo Contratto collettivo nazionale per il comparto chimico e chimico-farmaceutico che abbiamo siglato nei giorni scorsi con forte senso di responsabilità». Lo ha detto il segretario nazionale dell’Ugl Chimici, Luigi Ulgiati, nel corso delle due assemblee che ha tenuto nei giorni scorsi alla Abbott di Aprilia (Latina) e alla Patheon di Ferentino (Frosinone). «Agli incontri – spiega Luigi Ulgiati - c’è stata una forte partecipazione da parte dei lavoratori che hanno voluto condividere e confrontarsi sul percorso che abbiamo intrapreso siglando un accordo che getta le basi per promuovere produttività e occupazione: si punta infatti sulla contrattazione di secondo livello, su relazioni industriali costruttive orientate ad introdurre un modello partecipativo e sul futuro occupazionale dei giovani, attraverso proposte innovative come il Progetto Ponte». «Il nostro compito – conclude il segretario nazionale Ugl - è quello di dare risposte ai tanti lavoratori e alle loro famiglie, che ogni giorno fanno i conti con la grave crisi che sta colpendo il comparto. Siamo convinti di aver intrapreso la strada giusta per contribuire ad un rilancio del settore».

Licenziamento illegittimo, Bianchi Vending condannata a reintegrare un lavoratore

Il Tribunale di Latina, con ordinanza del 26 ottobre scorso, ha condannato la società Bianchi Vending Group di Cisterna (Latina) a reintegrare un proprio lavoratore e a corrispondergli anche tutte le retribuzioni spettanti dalla data del licenziamento a quella dell’effettiva reintegra. «La vicenda - spiega il segretario Fiom Cgil Latina Tiziano Maronna - inizia con un illegittimo ed arbitrario provvedimento aziendale di licenziamento che il 14 maggio 2012 ha visto coinvolto il lavoratore A.U. (queste le sue iniziali) iscritto alla Fiom Cgil e accusato, con una prima sanzione disciplinare, di aver avuto una lite violenta con un collega durante una assemblea sindacale e successivamente con ulteriore contestazione di addebito, di aver offeso e minacciato il delegato della rappresentanza sindacale unitaria della Fim Cisl. Nonostante il lavoratore avesse tempestivamente contestato l’addebito citando anche testimoni presenti all’accaduto, l’azienda ha proseguito nell’attuare l’azione disciplinare intimando il licenziamento per giusta causa». «L’ordinanza del Tribunale di Latina - continua la Fiom - ha accertato l’infondatezza dei fatti posti alla base del licenziamento affermando infatti che 'il datore di lavoro cui incombeva l’onere di provare i fatti addebitati non ha fornito la dimostrazione degli stessi'. Anzi la svolta istruttoria ha smentito e/o edulcorato i fatti e i comportamenti addebitati che sono stati alla base del licenziamento». «La motivazione del provvedimento aziendale - prosegue la Fiom - in realtà va ricondotta nelle relazioni sindacali che la direzione aziendale non vuole avere nei confronti della Fiom Cgil, assumendo in merito un atteggiamento discriminatorio e oppressivo nei confronti di quei lavoratori che, ad ottobre dello scorso anno, hanno scelto questa organizzazione sindacale a rappresentarli. Infatti, sin da subito si sono evidenziate da parte della società nei confronti della Fiom condotte ostili al riconoscimento della rappresentanza sindacale, pur avendo ottenuto la nostra Organizzazione Sindacale, in termini di consensi a seguito delle elezioni, la maggioranza assoluta. Ciò che lascia l’amaro in bocca in questa partita non è solo l’atteggiamento dell’azienda e l’assunzione di comportamenti discriminatori nei confronti di lavoratori che hanno fatto una scelta di campo, ma la complicità di altri sindacati che mettono i lavoratori l’uno contro l’altro». La sentenza arriva in un momento particolare per il mondo del lavoro: l’inizio della campagna sulla raccolta di firme per l’abrogazione della legge Fornero che ha ridotto considerevolmente le tutele dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.

lunedì 29 ottobre 2012

Un nuovo disoccupato su tre è straniero

In Italia nel 2011 si contano complessivamente 2,2 milioni di occupati stranieri, il 9,8% di tutti i lavoratori. La nazionalità più rappresentata tra i lavoratori stranieri è la Romania con oltre mezzo milione di soggetti, un quarto di tutta la manodopera straniera. Seguono albanesi (232 mila) marocchini (147 mila) e ucraini (132 mila). A fronte di questi 2,2 milioni, 310 mila stranieri sono disoccupati, vale a dire il 12,1% di tutta la popolazione straniera. Tale disoccupazione ha conosciuto un incremento quasi del 50% dal 2008 al 2011.

DISOCCUPAZIONE PER REGIONI La crisi ha fatto aumentare il livello della disoccupazione maggiormente tra la popolazione straniera rispetto a quella italiana. Nel 2011, il tasso di disoccupazione straniero mostra valori più elevati al Nord (17,4% in Piemonte e Val d’Aosta, 11,5% in Lombardia) rispetto alle aree meridionali (8,1% in Campania, 9,4 in Calabria). Dall’inizio della crisi ad oggi, i nuovi disoccupati stranieri sono 148 mila e rappresentano un terzo della nuova disoccupazione in Italia. Incidenze più elevate dei disoccupati stranieri si rilevano in Liguria (88,2%), Sicilia (62,2%) e Umbria (55,5%). 
OCCUPATI PER NAZIONALITA' I rumeni sono i primi occupati in termini di numerosità tra gli stranieri con 561 mila lavoratori che costituiscono il 24,9% della popolazione straniera occupata complessivamente. Al secondo posto si collocano gli albanesi (10,3%) i marocchini (6,5%) e gli ucraini (5,9%).
PROFESSIONI PER SESSO Gli stranieri sono generalmente occupati in mansioni umili, come dimostra il fatto che più della metà degli uomini (54,0%) e oltre i tre quarti delle donne (77,5%) ricoprono mansioni dalla bassa qualifica. Tra gli uomini, le professioni più diffuse sono legate all’ambito delle costruzioni (15,7%), quindi muratori, carpentieri e ponteggiatori, a seguire facchini, magazzinieri e addetti alle consegne (5,4%) e esercenti o addetti nelle attività di ristorazione (5,3%). La metà delle donne è impegnata in lavori di cura o di assistenza, di cui il 30,6% non richiede nessuna qualifica. L’8,2% delle donne è occupato come esercente o addetto alle attività di ristorazione e il 7,2% nelle pulizie come personale non qualificato.


PROFESSIONI PER NAZIONALITA' In generale gli stranieri provenienti da alcuni Paesi dell’est Europa (come rumeni, albanesi) sono occupati in mansioni legate in prevalenza al settore delle costruzioni, mentre altri cittadini dell’Europa nord orientale (come ucraini, moldavi, polacchi) mostrano delle specializzazioni maggiori nei settori dei servizi alla persona e domiciliari, siano esse professioni qualificate e non. Anche per filippini, indiani o per alcuni stranieri provenienti dall’America Latina (come peruviani o ecuadoregni) l’assistenza alla persona è la professione più ricoperta. Se si osserva per ciascuna etnia la concentrazione per le prime 3 professioni più ricoperte, si scopre come vi siano delle vere e proprie specializzazioni professionali: per gli ucraini o per i filippini, rispettivamente, il 68% e il 77,4% di tutti i lavoratori di quelle nazionalità sono concentrati nelle prime 3 professioni che, in questo caso, consistono nei servizi domestici o alla persona: addirittura il 63,4% degli occupati filippini ricopre una professione non qualificata nei servizi domestici.
«I dati sulla disoccupazione e soprattutto gli andamenti dal 2008 al 2011 mostrano come la crisi abbia ingrossato anche le fila dei disoccupati stranieri - spiega la Fondazione Leone Moressa che ha condotto lo studio - Il peso che gli immigrati hanno tra i nuovi disoccupati risulta consistente al di là delle differenze regionali. Gli stranieri che riescono a fronteggiare la crisi, lo fanno in virtù delle nicchie professionali in cui ormai sembrano essersi stabilizzati e su cui si concentrano in base a genere e nazionalità. Gli stranieri soddisfano, infatti, sia la domanda di lavoro a cui ancora pochi italiani rispondono, sia le esigenze delle famiglie italiane che non trovano nel welfare adeguati servizi di cura e di assistenza alla persona».

domenica 28 ottobre 2012

Nulla osta sismico, incontro sul nuovo regolamento

L'Ordine degli Ingegneri e l’Ordine degli Architetti di Latina hanno organizzato, unitamente alla Regione Lazio, un incontro che si terrà domani 29 ottobre alle 15 presso la sala Conferenze della Curia Vescovile di Latina, durante il quale il personale della Società incaricata dalla Regione per la gestione del sistema Sitas darà una dimostrazione pratica delle procedure informatiche. La Regione Lazio con il Regolamento numero 2 del 07 febbraio 2012 relativo allo «Snellimento delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico», adottato con deliberazione della Giunta Regionale numero 10 del 13 gennaio 2012 ha istituito, a decorrere improrogabilmente dal primo gennaio 2013, un nuovo procedimento per l'ottenimento del Nulla Osta sismico sulle pratiche presentate al Genio Civile. Tale procedimento prevede una serie di adempimenti di carattere informatico che rappresentano l'unico sistema con il quale si consentirà il regolare svolgimento della pratica. Una procedura volta a facilitare il lavoro dei tecnici con lo snellimento del procedimento burocratico che potrà avvenire per via telematica senza invio di materiale cartaceo, con evidenti vantaggi anche per i committenti e i tecnici del Genio Civile. L'incontro, al quale parteciperanno anche gli altri Collegi tecnici, vedrà la partecipazione dell'architetto Luciano Manfredi, Direttore Regionale Infrastrutture e dell'Ingegner Filippo Milazzo, Dirigente del Genio Civile di Latina, i quali illustreranno i punti salienti del nuovo Regolamento, a cui seguirà la dimostrazione pratica della Società Csa srl sulla procedura di accreditamento dei tecnici ad utilizzare il sistema Sitas e sul caricamento di una pratica completa per esaminarne i vari passaggi nell'ambito dello stesso sistema. Dal 1 gennaio 2013 le richieste di autorizzazione sismica potranno essere consegnate esclusivamente tramite procedura informatica, attraverso il «Sistema informatico trasparenza autorizzazioni sismiche - S.I.T.A.S.», il cui obiettivo è la semplificazione e l'ottimizzazione dell'iter procedurale attraverso l’eliminazione della documentazione cartacea e la realizzazione di strumenti informatici che consentono l'automazione dei processi lavorativi (distribuzione del carico di lavoro fra gli operatori, verifica in tempo reale delle fasi di lavorazione, riduzione degli errori, miglioramento della collaborazione e della qualità del servizio, riduzione dei costi di gestione). Tra le altre novità, si segnala che le opere strutturali sono suddivise in due tipologie: quelle che necessitano di autorizzazione sismica e quelle non soggette ad autorizzazione sismica. Quelle soggette ad autorizzazione sismica a loro volta si dividono in due tipologie di opere: quelle che necessitano di controllo (e quindi di sorteggio, controllo e poi autorizzazione sismica) e quelle che non necessitano di controllo (e quindi ricevono in automatico la autorizzazione sismica dopo la consegna al Genio Civile).
(Ufficio stampa com.unica - Ordine Ingegneri e Architetti provincia di Latina)

sabato 27 ottobre 2012

Cassa integrazione, a Latina trend ancora negativo

Luigi Garullo
E’ ancora negativo l’andamento della cassa integrazione registrato nella provincia di Latina nel mese di settembre. «I dati elaborati dalla Uil relativamente alla provincia di Latina per il mese di settembre 2012 – spiega infatti Luigi Garullo, segretario generale Uil Latina - vedono ancora il permanere di una situazione delicata e soprattutto con segnali tendenzialmente negativi per quanto riguarda la cassa integrazione. Per il mese di settembre 2012 infatti, registriamo un totale di 484.457 ore di cassa integrazione guadagni complessivamente utilizzate, con un aumento, seppur fisiologico, del 18% rispetto alle 410.232 ore di cassa integrazione utilizzate nel precedente mese di agosto». «Siamo chiaramente in una situazione ancora difficile - commenta ancora Garullo - anche perché se paragoniamo i dati di settembre 2012, con lo stesso mese di settembre 2011, ci accorgiamo che l’aumento della cassa integrazione è del +32% e questo ci avvicina ai dati di inizio crisi, anziché allontanarci. E’ un segnale chiaro che ci dice che non riusciamo ad invertire la tendenza negativa. Nello specifico le ore di cassa integrazione ordinaria aumentano del +285%, quella straordinaria del +61% , mentre quella in deroga diminuisce del -62% , questo significa che soffrono maggiormente i comparti industriali. I lavoratori in cassa integrazione a settembre sono stati circa 2.900, con un aumento di 400 unità rispetto ad agosto».


venerdì 26 ottobre 2012

Nuova geografia giudiziaria, Fp Cgil fa chiarezza

Il tribunale di Latina
La nuova geografia giudiziaria, l’apertura di una procedura di mobilità e la presenza di una situazione di irregolarità all’interno del tribunale. E’ su questi temi che Fp Cgil è voluta intervenire con una nota per fare chiarezza sulla situazione all'interno dei tribunali del Lazio. «Per quanto attiene il nuovo assetto geografico dei tribunali del Lazio - spiega infatti Fp Cgil Roma e Lazio - è importante far chiarezza. La riforma è stata ed è fortemente criticata dalla nostra organizzazione, in primis perché rappresenta un arretramento dello Stato dal territorio e poi perché non porta al miglioramento del funzionamento, né ad una riduzione dei tempi della giustizia. In particolare la questione della soppressione dei tribunali di Gaeta e Terracina è apparsa da subito inaccettabile e a tal proposito Fp Cgil ha proposto emendamenti alla legge presentati alle Commissioni parlamentari di Camera e Senato nella prospettiva della permanenza dei due tribunali. Crediamo fosse necessario sia per evitare problemi occupazionali e di mobilità del personale impiegato, sia per il fatto che i tribunali in questione coprono in modo equilibrato la provincia che si estende in lunghezza per 130 chilometri garantendo ogni 40 chilometri un presidio di giustizia in un territorio complesso, difficile dal punto di vista della legalità e della sicurezza». «Per quanto riguarda l’accordo sulla mobilità - continua la Cgil analizzando il secondo nodo - non abbiamo voluto sottoscriverlo perché, nonostante avessimo consegnato una proposta che potesse garantire le necessità e le tutele per tutti i lavoratori coinvolti, la trattativa si è conclusa con la firma di un accordo che penalizza la maggioranza del personale coinvolto». «In contemporanea - ha proseguito Fp Cgil - abbiamo intrapreso un’altra lotta, quella per il mantenimento dei tirocinanti impiegati nei tribunali laziali (a Latina 43), lavoratori cassintegrati o in mobilità, che dopo un lungo periodo di esperienza e ‘lavoro vero’ nei tribunali oberati e in carenza di personale, tornavano nella condizione di assoluta incertezza. Per questi lavoratori, mascherati da tirocinanti, presenteremo una proposta che prevede un percorso per un contratto a tempo determinato nella speranza di una futura stabilizzazione». «Insieme ai diritti - va avanti la Cgil concentrandosi sul terzo nodo da sciogliere - vogliamo il rispetto della legalità e per questo solleviamo il caso delle ‘parentele ingombranti’ del tribunale di Latina. E’ necessario pertanto che l’attuale Dirigenza sia posta in condizioni, sul piano oggettivo, di non essere invischiata in situazioni di conflitto d’interesse». «Ci aspettiamo una risposta da parte degli Organi preposti considerato che la Dirigenza amministrativa degli uffici giudiziari può oggi attendere alla distribuzione d’incarichi (soprattutto in materia d’inventari fallimentari e di pagamento delle spese di giustizia) che non tollerano violazioni del principio costituzionale d’imparzialità - conclude la nota della Cgil - Ci farebbe piacere inoltre essere affiancati in questa battaglia anche da altri sindacati».

Abbott annuncia 189 esuberi, aperte tre procedure di mobilità

Lo stabilimento di Campoverde
Licenziamenti in arrivo per i dipendenti del Gruppo chimico-farmaceutico Abbott. Mercoledì scorso Abbott ha infatti annunciato 189 esuberi complessivi che saranno gestiti attraverso l’apertura di tre procedure di mobilità: 27 esuberi sono relativi al personale dello stabilimento presente in provincia di Latina dove Abbvie, azienda indipendente nata dalla scissione societaria di Abbott e focalizzata essenzialmente sui farmaci continua ad operare nel sito Campoverde, 62 riguardano il personale di Roma operante all’interno delle linee specialistiche e 100 gli informatori scientifici impiegati in tutta Italia. «Per quanto riguarda lo stabilimento di Latina - ha spiegato il segretario generale Femca Cisl Roberto Cecere - possiamo parlare di una procedura morbida. I 10 operai e i 17 lavoratori indiretti che fuoriusciranno dal mondo del lavoro lo faranno volontariamente. In questo modo verrà messo in atto un cambio generazionale volto a favorire l’ingresso di giovani e professionalità maggiormente scolarizzate, senza danneggiare nessuno». «Il prossimo incontro è in programma per il 6 novembre - ha concluso Roberto Cecere - ci auguriamo che l’azienda mostri sensibilità dal punto di vista degli incentivi che più saranno alti, più ci aiuteranno a trovare soluzioni per questi lavoratori difficilmente ricollocabili». La professionalità più penalizzata sarà quella degli informatori scientifici che, con le novità introdotte dal Governo Monti, prima tra tutte l’obbligo per i medici di base di indicare nelle ricette esclusivamente il principio attivo del farmaco, difficilmente potranno trovare lavoro in un mercato che, tra l’altro, è già saturo di altri operatori che svolgono attività simili. Al vertice era presente il Direttore risorse umane dello stabilimento Stefano Zangara, il responsabile Alessandro Musto, Confindustria, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil.
(Fonte: Quotidiano La Provincia)

giovedì 25 ottobre 2012

Gial, l'azienda apre la mobilità

Le lavoratrici ex Gial (Foto: Ginnetti)
Non solo la vicenda dei lavoratori Gial non è riuscita a trovare una soluzione, ma ora arriva anche l’ultima tegola con l’apertura da parte dell’azienda della procedura di mobilità. Il Gruppo che un tempo aveva uno stabilimento specializzato nella produzione di marron glacé e frutta candita presso Borgo San Michele (Latina), in vista della scadenza della cassa integrazione prevista per il prossimo 31 dicembre, ha infatti cominciato a richiedere una procedura di mobilità per 22 unità (dei 27 lavoratori con contratto a tempo indeterminato 4 sono già andati in mobilità volontaria mentre un altro lavoratore si è trasferito ad Avellino dove è presente un altro stabilimento). Le organizzazioni sindacali puntano invece a chiedere una proroga della cassa integrazione in deroga che però, considerati i tagli del Governo, sarà molto difficile ottenere. Come si ricorderà l’azienda alimentare di borgo San Michele ha chiuso i battenti nel dicembre 2010. Mentre per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato si era riusciti a raggiungere un accordo per il sostegno economico, per i circa 70 stagionali non si era potuto fare nulla. La storia dello stabilimento Gial è emblematica. Due anni fa, ai tempi della chiusura della fabbrica, le istituzioni avevano in più occasioni preso l’impegno di fare qualcosa per il rilancio del sito anche attraverso la vendita a prezzo agevolato ad imprenditori interessati. In tutti questi mesi però nessun accordo concreto è stato concluso e i lavoratori si sentono abbandonati. Le maestranze speravano nell’arrivo di un nuovo investitore disposto a rimettere in piedi una azienda che, secondo gli stessi lavoratori, non era in crisi. «I marron glacé e la frutta candita costituiscono un settore strategico - spiegavano i lavoratori nei giorni della chiusura del sito industriale - grazie al nostro lavoro venivano soddisfatti ogni anno ordini per marchi importanti come Alemagna e Motta. L’azienda ha chiuso ma la domanda c’è ancora e proprio per questo motivo non intendiamo rinunciare in alcun modo al nostro lavoro».
(Fonte: Quotidiano La Provincia)

martedì 23 ottobre 2012

Pubblico impiego, arriva la mobilitazione dello «Stipendio day»

Un momento del presidio
I dipendenti pubblici della provincia pontina, lunedì scorso, si sono riuniti in presidio presso il tribunale di Latina in occasione dello «Stipendio day», un appuntamento che si è svolto in contemporanea in tutta Italia con lo scopo di chiedere il sostegno del reddito del Pubblico impiego. «La legge Brunetta ha bloccato il Contratto collettivo nazionale dei dipendenti pubblici al 2014 - ha spiegato Quirino Leomazzi, segretario provinciale Confsal Unsa durante il presidio - E ora Monti vuole addirittura bloccare gli aumenti contrattuali fino al 2018. Questa situazione non è più sopportabile, soprattutto se si considera l’attuale drastico calo del potere di acquisto che sta mettendo in ginocchio i lavoratori». «Oltre a interrompere il rinnovo del Contratto e quindi l’adeguamento della componente economica - ha aggiunto il segretario provinciale Confsal Unsa - il Governo ha bloccato anche il pagamento dell’indennità di vacanza che veniva erogato una tantum. Abbiamo scelto di riunirci presso il tribunale di Latina in quanto riteniamo sia il luogo simbolo che meglio rappresenta le difficoltà di questo settore». Al fine di manifestare tutta la propria fermezza e contrarietà alle decisioni del Governo in materia di Impiego Pubblico i lavoratori hanno quindi iniziato a raccogliere le firme e appena conclusa la raccolta questa sarà posta al vaglio delle forze politiche. La mobilitazione che ieri ha visto impegnati gli uffici ministeriali di diverse città di Italia vedrà la sua fase conclusiva il prossimo 10 novembre. In questa data è infatti prevista una manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma in piazza Santi Apostoli.

lunedì 22 ottobre 2012

Sicurezza nei cantieri, il corso dell'Ordine degli ingegneri

Continuano i corsi dell’Ordine degli Ingegneri di Latina per garantire un aggiornamento costante dei professionisti nei vari settori e specializzazioni di competenza. In questi giorni è infatti partito il corso per i Coordinatori per la sicurezza, per i quali, con l’entrata in vigore del Decreto legislativo 81/08, è stato sancito l’obbligo di aggiornamento quinquennale. I corsi dell’Ordine di Latina, dunque, aiutano i propri iscritti ad essere in regola con le prescrizioni legislative e a essere sempre al passo con i tempi. Ma la finalità è anche un’altra, come non perde occasione di ricordare il presidente dell’Ordine di Latina, Fabrizio Ferracci: «Il nostro scopo è garantire i cittadini che si servono dei nostri tecnici di avere a che fare con professionisti sempre aggiornati e all’altezza dei compiti loro assegnati. Organizziamo i corsi per i nostri iscritti, ma il fine dell’Ordine è sociale, cioè di dotare il territorio e la popolazione della provincia di Latina di ingegneri sempre preparati». «La sicurezza sui cantieri - spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina Fabrizio Ferracci - così come in qualunque ambito lavorativo è sempre stata al centro delle attività del nostro Ordine che ne ha fatto uno dei temi principali, sia che si parli di normale prevenzione che di adeguamento delle strutture a criteri antisismici o di resistenza ad eventi eccezionali». «Informazione e formazione sul tema della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro debbono procedere di pari passo in un lungo ed incessante percorso - continua il presidente Fabrizio Ferracci - perché non è tollerabile anche un solo morto in più nello svolgimento del proprio lavoro. Il buon senso di ciascuno da solo non basta, bisogna conoscere a fondo le norme ed iniziare ad applicarle, non solo in vista dei controlli delle autorità preposte, perché in gioco, non ci stancheremo mai di dirlo, ci sono vite umane». «Se in ogni ambiente di lavoro, se per tutti i lavoratori sono indispensabili adeguate misure di prevenzione e tutela della sicurezza - sottolinea Ferracci - quello del cantiere edile può essere senza dubbio annoverato tra i settori che più necessitano di accortezza, di vigilanza e dell’adempimento di ogni indicazione e dettaglio previsto dal Testo unico sicurezza sul lavoro, dalla normativa e delle prassi a esso correlate». «Il cantiere - conclude il Presidente dell’Ordine - è storicamente un luogo di lavoro molto pericoloso, un luogo dove debbono primeggiare e rendersi evidenti quotidiane buone pratiche, continue attenzioni da parte di ogni attore presente e operante. Dal lavoratore ai datori di lavoro, il committente e il responsabile dei lavori, passando per le figure addette alla sicurezza come l’RSPP fino ad arrivare al coordinatore della sicurezza, professionista deputato ed eletto dalla norma alla conduzione organica e costante delle opere nel pieno rispetto della legge, della salute e della qualità del lavoro».


domenica 21 ottobre 2012

«Enel Lab: l'energia delle idee», il seminario in Assolombarda

A Milano nella sede di Assolombarda nei giorni scorsi si è svolto il convegno «Enel Lab: l'energia delle idee» organizzato da Assolombarda ed Enel spa per la presentazione del nuovo progetto «Enel Lab», il laboratorio d’impresa con cui Enel intende sostiene le giovani start-up italiane e spagnole nella realizzazione di progetti altamente innovativi nel settore energetico. Il presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, ha presentato l’intervento introduttivo. A seguire Marcella Panucci, direttore generale Confindustria, e per la presentazione da parte dell’Enel sono intervenuti  Gianluca Comin, direttore Relazioni Esterne Enel spa e Alberto De Paoli, responsabile Pianificazione Strategica Enel spa. Si è svolto poi un dibattito che ha visto come moderatore Antonio Colombo, direttore Generale Assolombarda. Ha infine concluso il seminario Aurelio Regina, vice Presidente Confindustria. Il seminario «Energia dalle Idee» presenta Enel Lab, il laboratorio che l’Enel ha organizzato per supportare le giovani imprese e start-up italiane e spagnole a raggiungere gli obiettivi dai progetti altamente innovativi nel settore dell’energia. Alberto De Paoli, recentemente nominato proprio direttore dello Strategic Planning di Enel, ha infatti illustrato nello svolgimento del seminario la pianificazione di «Enel Lab» creato con lo scopo di generare innovazione nel settore e reale crescita industriale. E' stata anche l’occasione per il Gruppo Enel, che quest’anno celebra i 50 anni della sua attività, per presentare il progetto «Enel Lab». L’Enel ha preparato per il progetto «Enel Lab» una procedura in cinque passi che le giovani imprese e le start-up seguiranno per accedere al laboratorio incubatore. Dopo l’iscrizione da inserire nel link apposito del sito Enel, un team di esperti sceglierà la migliore società che potrà partecipare allo stadio successivo con la presentazione di un business plan e un incontro conoscitivo. Tra i 15 finalisti, saranno scelte le sei migliori idee che riceveranno ciascuna sia fondi per lo sviluppo, un premio di 250.000 euro, sia incubazione presso le strutture Enel. A conclusione degli ultimi due stage, seguirà il lancio del progetto pilota.


sabato 20 ottobre 2012

Orkla e Hydro insieme per diventare il primo fornitore mondiale di estrusi in alluminio

Martedì 16 ottobre Orkla e Norsk Hydro hanno annunciato la loro decisione di unire le attività dei rispettivi settori di estrusione di alluminio (Sapa e Hydro Extruded Products) tramite una joint-venture detenuta 50/50 da Orkla e Norsk Hydro. La nuova società opererà sotto il nome di Sapa. L’accordo riguarda la parte profili e tubi estrusi, tubi saldati, prodotti da Sapa, e i prodotti estrusi di Hydro. Riferita ai dati del 2011, la nuova Società avrà un fatturato annuale di circa 47 miliardi di corone norvegesi (circa 6,4 miliardi di euro), un EBITDA di circa 1,9 miliardi di corone norvegesi e circa 25.000 dipendenti. La nuova Società avrà un ruolo leader in Europa e in nord America, e si potrà affermare nei paesi emergenti tra cui Brasile, Argentina, Cina, India e Vietnam. La ufficializzazione della joint venture potrà avvenire non prima del 2° trimestre 2013, in seguito all’autorizzazione delle autorità competenti. Svein Tore Holsether, attuale presidente e Ceo di Sapa sarà Ceo della nuova società, il presidente e amministratore delegato di Hydro, Svein Richard Brandtzæg, sarà il presidente mentre Arnstein Sletmoe, attualmente a capo della divisone Fusioni & Acquisizioni di Hydro sarà il Cfo della nuova società. Sapa avrà la sua sede centrale a Oslo in Norvegia. «Stiamo costruendo insieme una società più forte con una maggiore competenza basata su un team con maggiore esperienza. Al giorno d’oggi le condizioni di mercato sono una grossa sfida e la nuova società avrà migliori possibilità per la creazione di nuovo valore. Tutto questo consoliderà la capacità di Orkla di catturare il potenziale del mercato dell’alluminio» ha dichiarato il Presidente e Ceo di Orkla Åge Korsvold.«La nuova compagnia avrà la forza necessaria per andare incontro alle attuali sfide del mercato e per creare una piattaforma per la futura crescita nei mercati emergenti»,  ha dichiarato il presidente di Hydro e amministratore delegato Svein Richard Brandtzæg. Come parte dell’accordo, Orkla, oltre al suo 50%, riceverà 1.8 miliardi di corone norvegesi dalla nuova compagnia. L’ammontare sarà pagato entro i primi sei mesi del 2013. Significativi sforzi di miglioramento stanno avvenendo in entrambe le aziende per la realizzazione di sinergie che sono stimate in circa un miliardo di corone norvegesi e contribuiranno a rafforzare la nuova società. «L’alluminio è il materiale del futuro. Su scala mondiale ci sarà una domanda sempre crescente di alluminio estruso. Per incontrare la richiesta sempre crescente dei nostri clienti, noi abbiamo bisogno di continuare ad eccellere nella ricerca e sviluppo, di consegnare con precisione e accrescere la nostra presenza a livello globale. Entrambe le aziende hanno dimostrato la capacità di migliorare in qualità ed efficenza. Insieme tireremo fuori il meglio di entrambe le aziende, al fine di creare un’organizzazione mondiale e di andare incontro alle richieste dei clienti» ha dichiarato Svein Tore Holsether, presidente e Ceo di Sapa. L’accordo prevede altresì che entrambe le parti potranno iniziare, dopo 3 anni dalla chiusura dello stesso, una offerta pubblica di vendita (Ipo) in cui è previsto che ogni parte possa trattenere il 34%.
(Fonte: ufficio stampa Confindustria Latina)

Sanità, le Leghe di Aprilia chiedono soluzione ai problemi del distretto 1

I segretari del sindacato dei pensionati delle Leghe di Aprilia Giorgio Magrin (Spi Cgil), Luciano Martinelli (Fnp Cisl) e Gabriella Zanoli (Uilp Uil) denunciano la grave situazione della Asl del distretto 1 di Latina. Dagli incontri con il presidente TDM di Aprilia e il direttore della Asl distretto 1 è emersa una situazione a dir poco drammatica. «Dagli incontri - spiegano infatti le parti sociali - si evince in modo chiarissimo che la Asl distretto 1 di Latina non è in grado di svolgere la sua missione che è quella, in primis, di dare un servizio adeguato ai cittadini del comprensorio che comprende, oltre ad Aprilia che per numero di abitanti è la quarta città del Lazio, anche i comuni di Cisterna, Cori e Roccamassima. Tutto ciò perché il presidio territoriale della Asl è prevalentemente impegnato nei confronti dei malati cronici, e di fatto non riesce più a dare un servizio decente a tutti gli altri cittadini per carenza del personale, di medici specialisti e di apparecchiature. Per le visite specialistiche fornite, i tempi di attesa sono lunghissimi (circa due anni per cardiologia e oculistica), ma la cosa più scandalosa è che ci sono circa 500 bambini in attesa della prima visita di neuropsichiatria infantile (attualmente in base all’organico presente vengono effettuate circa 10 visite l’anno)». «Per quanto riguarda gli esami del sangue - proseguono i sindacati - per tutta l’estate i prelievi giornalieri sono stati ridotti della metà, da 120 a 60 senza la prenotazione, obbligando anziani e donne incinte a recarsi presso il poliambulatorio alle 6 della mattina per prendere un numero di prenotazione 'fai da te'. Ci avevano garantito che il problema era transitorio, legato al personale in ferie. Ma, ad oggi, la situazione relativa ai prelievi è rimasta immutata». Le Leghe Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, nel denunciare ancora una volta all’opinione pubblica la gravissima situazione in cui versa il presidio sanitario del distretto Aprilia, Cisterna, Cori e Roccamassima ricordano anche la necessità di affrontare e risolvere le problematiche relative alle visite specialistiche di: cardiologia, neuropsichiatria infantile, neurologia, oculistica, chirurgia generale, diabetologia, urologia, ortopedia risolvendo l’endemica carenza di personale e sostituendo immediatamente coloro che sono andati in pensione. Sempre le parti sociali sottolineano l'urgenza di dotare la Asl di apparecchiature primarie quali Tac e Risonanza magnetica, Colonscopia, Holter, Ecografia, Urologia, Eco-Color-Doppler e Spirometro. «Mentre la popolazione di Aprilia aumenta di 2/3000 abitanti all’anno, in otto anni non è mai stato aumentato il budget della Asl - concludono le Leghe - Ricordiamo ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri che il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione e non può passare nel dimenticatoio. I cittadini non vanno ricercati solo per il loro voto perché con il loro consenso, se eletti, ci si impegna per i loro diritti e il primo diritto è proprio quello della salute».

venerdì 19 ottobre 2012

Imprese tra luci e ombre, lo studio di Osservare

Osserfare, l’osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina, ha diffusi i dati relativi al movimento delle imprese al primo semestre 2012 e la congiunturale per il terzo trimestre 2012. In base all'analisi Latina si attesta, con un saldo positivo dello 0,54%, al di sopra della media nazionale, ponendosi nel Lazio subito dietro Roma. I dati congiunturali per il terzo trimestre 2012 non sono invece dei più rosei. Le imprese prevedono infatti un peggioramento del già negativo trimestre precedente, che aveva fatto registrare un calo del 40%. «L'economia provinciale - ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola - continua a reggere anche se in una situazione di difficoltà. Il risultato al di sopra della media nazionale, dimostra una sostanziale vitalità delle nostre imprese. Ci fa ben sperare in tal senso il risultato dell’export, che rapportando il I semestre 2012 al I semestre 2011, evidenzia un +4,2% al fronte di una media regionale del +1,6%. E’ d’altro canto evidente la grande difficoltà delle imprese in un’analisi congiunturale che ne mette in luce gli umori negativi e il sostanziale pessimismo. Ci auspichiamo che le misure per la crescita individuate dal Governo italiano possano dare impulso alla nostra economia. Nel frattempo abbiamo la responsabilità di proseguire lungo la strada del sostegno alle imprese. Gli ultimi dati Osserfare aggiornati al 31 marzo 2012, evidenziano una situazione di sostanziale immobilismo negli impieghi, con un +0,8% rispetto al 30 giugno 2011, ma in progressiva decrescita se verificato sull’andamento trimestrale».

Fonte: elaborazioni Osserfare su dati Movimprese
ANDAMENTO DEMOGRAFICO Dopo il pesante bilancio demografico della prima porzione d’anno, in cui si è rilevata in Italia, una perdita netta di 26 mila imprese, da marzo a giugno 2012, con appena 31mila imprese in più, si rileva un parziale recupero delle vitalità imprenditoriale. Dunque, il primo semestre 2012, penalizzato dalla deprimente performance dei primi tre mesi, mette a segno per l’Italia una crescita appena accennata dello 0,09%, a fronte dello 0,48% rilevato a giugno 2011. In tale quadro il Lazio conquista il primato per la crescita imprenditoriale (+1,09%), trainato dal mercato capitolino (+1,38%) e con ben due province tra le prime otto nella graduatoria nazionale per tasso di sviluppo imprenditoriale: a Roma si affianca, infatti, Latina con il +0,54%. Dai dati del Registro delle Imprese della Camera di commercio di Latina, relativi al I semestre dell’anno, le imprese iscritte risultano 57.733 di cui 47.374 attive (82,06% del totale); il saldo in valore assoluto è di +310 unità, determinato dalla differenza tra 2.314 imprese iscritte dall’inizio dell’anno e 2.004 cessazioni non d’ufficio alla data del 30 giugno. Il tasso di natalità si attesta al 4%, in linea con i valori tendenziali (+4,04% nei primi sei mesi del 2011) e la mortalità sale al 3,47% (era il 3,39% a giugno 2011 e il 3,06% nel giugno 2010).

ANDAMENTO DEMOGRAFICO PER SETTORE Dall’analisi per settori di attività economica, salvo la conferma delle tendenze relative ai settori «classici» (agricoltura, industria e commercio al dettaglio e ingrosso), emergono tendenze marcatamente più accentuate nel 2012 rispetto al passato per alcune attività che oggi sembrano aver un maggior appeal. Come sottolineato, si registra infatti l’ulteriore contrazione del comparto agricolo, seppur a ritmo decisamente più contenuto in termini tendenziali (-0,70%, rispetto al -1,19% a giugno 2012), mentre il manifatturiero è sostanzialmente fermo (-0,04% il tasso di sviluppo). Anche il settore del commercio non mostra ottimistici segnali, facendo registrare un tasso di crescita negativo (-0,19%), in lieve peggioramento rispetto a quello del I semestre 2011 (-0,08%). Quest’ultimo è la sintesi di tendenze divergenti dei diversi segmenti: crescono gli intermediari all’ingrosso dei prodotti alimentari, in evidente difficoltà i dettaglianti di piccola taglia, soprattutto nei settori dell’abbigliamento e del calzaturiero; «tirano» tabacchi e telefonia. Sempre dal lato dei valori negativi riscontrati in questo primo semestre del 2012, vanno evidenziati il –2,02% delle attività finanziarie e assicurative, a conferma del trend rilevato anche nelle precedenti rilevazioni e il –0,07% delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, laddove allo stesso periodo del 2011 avevano fatto riscontrare, invece, un tasso di crescita positivo del +2,07. Un campanello d’allarme abbastanza preoccupante quest’ultimo, se si considera che la rilevazione è fatta prima dell’inizio della stagione estiva, che dovrebbe rappresentare il periodo più profittevole per attività di questo genere. Rimane inalterato a giugno 2012 il settore delle attività immobiliari, mentre era stato più che positivo alla stessa data del 2011 (+2,50%) ad ulteriore conferma del momento di difficoltà del mercato degli immobili. Tralasciando di evidenziare il tasso di crescita negativo del settore estrattivo, per via del numero esiguo di imprese operanti, passiamo ad esaminare i settori per i quali si sono riscontrate le migliori performances. Il valore positivo registrato dal settore energetico (+9,26%) balza subito agli occhi, a dimostrazione delle sue potenzialità, soprattutto nel campo dello sviluppo e dello sfruttamento delle nuove fonti energetiche. Notevole anche la crescita delle attività professionali e scientifiche che hanno evidenziato un +3,20% alla fine del semestre a fronte di un +1,82% del giugno 2011. In aumento anche le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+1,86%) in raffronto con il dato dello stesso periodo del 2011 (-0,75%). Buono anche il dato dei servizi di informazione e comunicazione (+0,75%, mentre era stato –0,84% nel 2011). Pur avendo fatto rilevare un valore di crescita positivo (+0,37%), le costruzioni risultano in lieve flessione se confrontate con il dato del primo semestre 2011 (+0,54%) e lo stesso può dirsi per il trasporto e magazzinaggio (+0,89% a giugno 2012, +1,05% nel 2011) e per le altre attività di servizi (+0,59%, contro il +1,16 a giugno 2011).

LE FORME GIURIDICHE Passando ad esaminare le forme giuridiche che le imprese pontine scelgono per svolgere le proprie attività, si conferma il trend positivo delle Società di Capitali +1,81% (anche se in flessione rispetto al dato del 2011, +2,25%). Dato negativo per le Società di persone (-0,46%) che evidenziano una inversione di tendenza sia rispetto ai dati dello scorso anno allo stesso periodo (+0,17%) sia rispetto ai dati evidenziati nelle ultime rilevazioni effettuate. Tornano a crescere, pur se in termini molto contenuti, le imprese individuali (+0,06%), laddove lo scorso anno avevano fatto registrare un dato invariato. In aumento le altre forme, con un tasso di crescita del 2,24% contro un +1,26% del 30 giugno 2011.

LE IMPRESE GIOVANILI Quello delle imprese giovanili è un campo di recente rilevazione, che permette di osservare quali siano i settori economici preferiti dalle nuove generazioni di imprenditori. Per quanto riguarda la provincia di Latina alla fine del semestre risultano essere presenti 6.820 imprese con tali caratteristiche, che rappresentano quasi il 12% del totale delle imprese registrate. Tale valore è superiore sia a quello rilevato a livello regionale, dove non raggiungono il 10% del totale e superiore a quello nazionale (10,54%). I settori di preferenza sono il commercio (29,47% del totale imprese giovanili), le costruzioni (14,22%) e l’agricoltura (12,82%). In termini di comparazione con il totale del settore, le imprese giovanili rappresentano una componente significativa soprattutto nelle altre attività dei servizi dove sono quasi il 19% del totale delle imprese registrate nel registro imprese e nel settore del noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese dove sono poco più del 16%.

LE IMPRESE STRANIERE Le imprese straniere sono anche esse una componente che merita di essere analizzata. In questo senso dobbiamo rilevare che a livello Paese le imprese di matrice estera hanno raggiunto un peso percentuale del 7,65% alla fine di giugno 2012, con un trend in aumento. Per quanto riguarda il Lazio, le imprese straniere presenti nella regione, mostrano un peso relativo superiore (8,69%) a quello registrato per l’Italia. Tale fenomeno è facilmente spiegabile con il gran numero di imprese straniere presenti su Roma e provincia (9,75%), che influenzano il dato a livello regionale. Per quanto riguarda le altre realtà regionali esse si posizionano tutte al di sotto del valore nazionale, con la provincia di Latina che ha fatto riscontrare una componente straniera del 5,43%. I dati di tutte le province sembrano comunque confermare un trend di crescita. Focalizzando l’esame sulla provincia di Latina in termini assoluti sono presenti 3.133 imprese straniere. I settori nei quali sono presenti il maggior numero di imprese straniere, intese con questo termine sia le comunitarie che le extracomunitarie, sono il commercio (1.232 imprese) il 7,82% del totale delle imprese dell’intero settore, seguito dalle costruzioni (546 imprese pari al 7,02% del totale). In termini relativi il settore nel quale la presenza straniera ha un peso relativo maggiore è quello del noleggio, agenzie di viaggio, servizi per le imprese dove rappresentano l’8,51% delle imprese presenti nel settore. La cosa che deve essere rilevata con un certo interesse a conferma di quanto già evidenziato nella precedente rilevazione temporale, è il fatto che al termine del primo semestre 2012, mentre le imprese italiane hanno fatto rilevare un tasso di crescita dello 0,28%, con un saldo positivo in termini assoluti di 151 unità, le imprese straniere hanno fatto registrare un tasso di crescita del 5,10%; nel dettaglio le comunitarie crescono del 4,69% (saldo di +48 imprese), quelle di matrice extracomunitaria del 5,31% (saldo di +105 imprese), a dimostrazione di una vitalità veramente degna di nota.


giovedì 18 ottobre 2012

Impianto Eurex di Saluggia, proseguono i lavori di bonifica

Sito Eurex di Saluggia al termine dei lavori di bonifica
È stato illustrato questa mattina il programma delle attività di decontaminazione, smantellamento e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi dell'impianto Eurex di Saluggia (Vercelli). Il programma delle attività è articolato in quattro fasi: completamento della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi presenti; smantellamento dell’impianto; conferimento dei rifiuti radioattivi al Deposito Nazionale e demolizione dei depositi temporanei; rilascio del sito privo di vincoli radiologici. Il completamento della messa in sicurezza dei rifiuti prevede la realizzazione del deposito temporaneo D2 e la costruzione dell’impianto Cemex, che consentirà la cementazione dei rifiuti radioattivi liquidi presenti sul sito, in vista del loro conferimento al Deposito Nazionale. I lavori di realizzazione del deposito temporaneo D2 sono iniziati nel novembre 2011 e termineranno nel 2013. La struttura consentirà lo stoccaggio nella massima sicurezza dei soli rifiuti solidi attualmente presenti nel sito in linea con gli attuali standard di sicurezza internazionali. Per la realizzazione dell’impianto Cemex entro l’anno sarà aggiudicato il bando di gara, avviato nel marzo 2011. Al termine delle operazioni di bonifica e smantellamento dell’impianto e del conferimento dei rifiuti radioattivi al Deposito Nazionale, anche i depositi temporanei saranno smantellati. Le operazioni di bonifica del sito produrranno complessivamente 70 mila tonnellate di materiali, di cui solo 3.300 di rifiuti radioattivi che saranno stoccati temporaneamente in sicurezza nel sito, in attesa del loro successivo conferimento al Deposito Nazionale. Le attività sono svolte nel rispetto della normativa vigente e realizzate in linea con i migliori standard internazionali, per garantire la massima sicurezza per i lavoratori, la popolazione e l'ambiente. Il valore della bonifica ambientale del sito è di 570 milioni di euro, di cui 50 per attività di decommissioning già completate e 170 milioni per il conferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale. Tutte le operazioni sono autorizzate dagli Enti e Istituzioni, locali e nazionali, preposti a sovrintendere e sorvegliare, ciascuno per la propria competenza, lo svolgimento della bonifica ambientale del sito ed la gestione dei rifiuti radioattivi. A garanzia della sostenibilità ambientale, gli interventi saranno progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto sia radiologico sia convenzionale sull’ambiente. Ad oggi, le principali attività di decommissioning e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi dell’impianto Eurex hanno riguardato: la realizzazione di un nuovo parco serbatoi che garantisce lo stoccaggio nella massima sicurezza dei rifiuti liquidi a più alta attività, in attesa della loro cementazione all’interno dell’impianto Cemex; la demolizione della torre piezometrica e l’entrata in funzione del nuovo sistema di approvvigionamento idrico, con la chiusura e la definitiva dismissione dei vecchi pozzi; lo svuotamento e la bonifica della piscina dell’impianto. La bonifica ambientale del sito Eurex di Saluggia terminerà nel 2029.
(Ufficio stampa: Sogin)

«Prendi parte al cambiamento», oggi a Roma la prima tappa del progetto di Ing Direct

Un contributo di 100.000 euro per premiare il coraggio, la voglia di cambiamento, l’ambizione di costruire qualcosa di importante che contribuisca a migliorare la vita di tutti. Questo è il cuore del progetto «Prendi Parte al Cambiamento» promosso da Ing Direct, prima banca online in Italia, in collaborazione con H-Farm, Venture Incubator che opera a livello internazionale a supporto delle start-up. Grazie a questa iniziativa, fino al 17 dicembre, menti creative, giovani talenti e tutti coloro che hanno in testa un’idea di business improntata al cambiamento, possono caricare il proprio progetto sulla piattaforma www.prendipartealcambiamento.it; il migliore, oltre al finanziamento, potrà ricevere un supporto completo alla realizzazione della propria idea. Dopo appena un mese dal lancio dell’iniziativa, sono già più di 200 i progetti caricati e presi al vaglio dalla giuria, una redemption elevatissima e inaspettata, segno che gli italiani hanno molte idee e tanta voglia di mettersi in gioco. Dopo una prima selezione, i migliori progetti verranno presentati in 3 storming pizza: appuntamenti informali e aperti al pubblico in cui la giuria di esperti incontra gli start-upper selezionati che esporranno i propri progetti di persona. Il primo storming si svolge oggi a Roma, a partire dalle 19, nell’innovativa filiale di Ing Direct in via Barberini 115. Qui, in uno spazio moderno, luminoso e iperfunzionale, progettato sui valori di trasparenza e accessibilità promossi da Ing Direct, tre giovani start-upper del Centro e Sud Italia esporranno le proprie idee di business, aprendo un dibattito con la giuria e il pubblico. I successivi storming pizza saranno il 22 novembre a Torino e l’11 dicembre a Milano. Dal 17 dicembre al 15 gennaio, la giuria sceglierà il progetto migliore seguendo precisi criteri di selezione: l’idea di business, la composizione del team, la tecnologia a supporto del progetto, lo studio del mercato di riferimento e la scalabilità del business. In generale, il progetto dovrà dimostrare di avere un potenziale di crescita nel medio - lungo termine. Il vincitore verrà proclamato il 24 gennaio 2013. Sulla piattaforma, nella sezione «Officina del Cambiamento», è possibile trovare tutti i dettagli del concorso e le modalità di partecipazione.


Sicurezza sui luoghi di lavoro e negli ambienti «confinati», il protocollo

Un momento della conferenza stampa
Per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolar modo all’interno dei cosiddetti «ambienti confinati» (come ad esempio silos, cisterne, fogne, caldaie, navi, treni, vasche di fermentazione...), è necessario un costante impegno sia in formazione teorica, sia in formazione pratica. Al fine di ridurre il fenomeno degli infortuni Confindustria Latina, Prefettura di Latina, Inal e Asl Dipartimento prevenzione sul lavoro hanno quindi firmato il protocollo «Safety first - La sicurezza prima di tutto». Il documento è stato presentato mercoledì mattina durante una conferenza stampa alla quale erano presenti: il presidente degli industriali pontini Marini, il vicepresidente Traversa e il direttore generale Viceconte, il prefetto D’Acunto, il direttore regionale Inail Lazio Napolitano, il direttore provinciale Inail Romaniello, Sabatucci della Asl di Latina e l’ingegner Sbocchi, responsabile sicurezza Confindustria. A differenza delle altre realtà italiane, Latina ha deciso di rispondere agli adempimenti del Decreto legislativo numero 81 del 2008 e del recentissimo Decreto del presidente della Repubblica 177 del 2011 in modo innovativo: alle classiche lezioni in aula svolte dal personale Inail, seguirà infatti un vero e proprio esercizio pratico attraverso la unità mobile addestramento(Uma). Questo dispositivo sarà in grado di simulare situazioni di rischio per accessi verticali, orizzontali e in quota offrendo ai lavoratori la possibilità di sperimentare in prima persona una situazione di pericolo e verificare la propria abilità nel saperla affrontare. 
Il progetto dell'unità mobile addestrativa
«La formazione finalizzata alla prevenzione - ha spiegato il presidente degli industriali Marini - è ancora l’unica arma vincente che abbiamo per combattere la piaga degli incidenti sul lavoro. Le scorciatoie che scansano le procedure di sicurezza sono dannose per gli uomini prima di tutto, ma anche per la produttività perché, se il dipendente lavora male è anche meno efficiente». «Grazie a questo progetto saremo noi ad andare sui luoghi di lavoro - ha aggiunto il direttore regionale Inail Napolitano - Perché è nostro primo interesse fare il possibile per evitare di incontrare le famiglie delle vittime del cattivo lavoro. Siamo i primi in Italia ad aver pensato e attuato questo protocollo con un investimento di 200mila euro sulla formazione, un progetto che mira ad abbattere parte dei circa 2 miliardi di euro di costi sociali del Lazio. E’ inoltre doveroso ricordare che, quando c’è un decesso sul luogo di lavoro l’Inail anticipa la somma che spetta ai familiari, ma a pagare è sempre l’azienda in cui è avvenuta la tragedia. Sono ancora tanti gli infortuni che possono essere evitati: nell’ultimo anno a Latina sono avvenuti 4 infortuni mortali su un totale di 2.000». «L’analisi degli incidenti, purtroppo numerosi, rileva come i rischi ricadano, oltre che sui lavoratori direttamente interessati, anche su coloro che intervengono in soccorso - ha proseguito Sabatucci della Asl - Per questo motivo la legge richiede alle aziende chiamate ad operare negli ambienti confinati, molte delle quali in regime di appalto, di addestrare i propri lavoratori». «Un anno fa abbiamo firmato il primo protocollo sulla sicurezza con tutte le parti sociali e le associazioni datoriali – ha continuato il Prefetto di Latina D'Acunto – e questo attuale è il prosieguo di attività concrete finalizzate alla prevenzione, molto importante perché rappresenta un momento di partenariato molto importante per la nostra provincia». «Vogliamo rispondere a un'etica della sicurezza, che vada al di là della legge, ed è su questo che è basato il nostro progetto. Come indicato espressamente dalla legge – incalza l'ingegner Christian Sbocchi – un aspetto molto delicato dell'addestramento pratico è la necessità di erogare lo stesso a cura di 'persona esperta e sul luogo di lavoro', il che apre di fatto la problematica di poter disporre di un luogo di lavoro attrezzato in cui svolgere esercitazioni pratiche di simulazione della attività lavorative in 'ambienti confinati'. Ecco quindi l'idea di realizzare una Unità Mobile di Addestramento, una tracker che si sposterà sui luoghi per consentire l'addestramento degli addetti alla sicurezza, capace di conciliare tutte le esigenze finora descritte. E siamo orgogliosi di questo importante risultato poiché siamo l'unica Confindustria in Italia ad aver studiato questo sistema formativo innovativo». «Non dobbiamo dimenticarci – ha concluso il vicepresidente Traversa – che la sicurezza, a maggior ragione quando così ben strutturata e condivisa, è un driver economico per il nostro territorio e per le nostre imprese, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale».
(Fonte: Quotidiano La Provincia)

Idi, 200 dipendenti manifestano davanti la sede per i ritardi degli stipendi

«Nel corso dell’assemblea unitaria dei lavoratori che abbiamo indetto dalle 7 di questa mattina, oltre 200 dipendenti dell’Idi hanno deciso di manifestare spontaneamente davanti alla sede dell’istituto di via Monti di Creta per dimostrare la loro rabbia e chiedere il saldo delle due mensilità che non hanno ancora percepito». A renderlo noto il coordinatore Ugl Sanità Roma Nord, Antonino Gentile e le rsa Ugl Sanità dell’Idi, Luigi Baroni ed Emanuele Conforto, in una nota in cui aggiungono che «i lavoratori, da due mesi senza retribuzioni, hanno bisogno di avere risposte sul loro futuro occupazionale. La situazione che stanno affrontando non è più sostenibile, perché non c’è trasparenza da parte dell’amministrazione nei confronti dei 1500 dipendenti del Gruppo e non c’è stato alcun ulteriore chiarimento sul piano industriale». «Da parte nostra – conclude la nota – vogliamo sottolineare che in primis si devono tagliare gli sprechi e non intervenire sui livelli occupazionali, perché i lavoratori non possono pagare il prezzo dell’attuale situazione».


mercoledì 17 ottobre 2012

Sottraeva denaro a un disabile, Equitalia pignorata

Sottraeva le somme derivanti dalla pensione di invalidità e dell’accompagno dal conto corrente di un disabile per recuperare i soldi di un debito del padre. Per questo motivo il tribunale di Latina, accogliendo la proposta dell’avvocato Alessandro Saieva e ravvisando gli estremi della legittimità della condotta, ha immediatamente disposto la sospensione dell’esecuzione di pignoramento di Equitalia Sud spa che è stata quindi condannata a pagare le spese di lite al disabile. A 120 giorni di distanza dalla decisione del giudice, però, l’Ente di riscossione tributi non ha ancora pagato. «Non avendo avuto riscontro la bonaria richiesta di pagamento da me rivolta al legale di Equitalia - ha spiegato l’avvocato del disabile Alessandro Saieva - e trascorsi i 120 giorni previsti per legge per procedere coattivamente contro un Ente pubblico, mi sono visto costretto a procedere a pignoramento mobiliare contro lo stesso Ente che si trova oggi, una volta tanto, dall’altra parte della barricata». 
L'avvocato Saieva
In sostanza, nella giornata di lunedì, è passato in carico il pignoramento mobiliare nei confronti di Equitalia. Ossia nei prossimi giorni è previsto che gli ufficiali giudiziari si rechino presso l’Ente di riscossione tributi per sottrarre la somma relativa alle spese di lite che dovrà essere restituita al disabile. «E’ chiaro - ha aggiunto l’avvocato - che, nel giudizio di merito, assisterò il cliente ingiustamente pignorato oltre che per il recupero del maltolto gravato dagli interessi legali maturati, anche e soprattutto per tutti i danni subiti». «Quanto accaduto - conclude il legale - fa seguito, per certi versi, alle richieste inevase promosse dai Cra (Comitati riuniti agricoli) di Latina e da Dignità Sociale oltre che da innumerevoli contribuenti per far luce sulla presunta legittimità delle notifiche delle cartelle esattoriali. Richieste che, nel caso di conferma delle ragioni, porteranno alla dichiarazione di inesistenza delle notifiche stesse. Questa vicenda è solo l’ennesimo caso di cattiva gestione dell’Ente di riscossione che in un momento di tensione sociale come quello che stiamo attraversando non aiuta di certo a superare i contrasti ingiustamente sorti con i cittadini contribuenti».
(Fonte: Quotidiano La Provincia)

martedì 16 ottobre 2012

Nexans, le parti sociali chiedono un incontro urgente

Le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil hanno richiesto un incontro urgente al Prefetto di Latina, all’assessorato al Lavoro della regione Lazio, all’assessorato al Lavoro della Provincia di Latina e al sindaco Giovanni Di Giorgi del comune di Latina per affrontare la questione Nexans. «Dopo la firma dell’accordo sulla cassa integrazione straordinaria dello scorso 29 marzo che prorogava di un altro anno gli ammortizzatori sociali per 60 lavoratori Nexans di borgo Piave - scrivono le organizzazioni sindacali nella richiesta di incontro - una cortina di silenzio è scesa sull’intera vicenda». «Nessuna parola dalle istituzioni, scomparsa l’azienda, i lavoratori lasciati completamente soli e in balia dei loro problemi - prosegue la nota - senza che nessuno parli più di nuova occupazione e degli impegni a suo tempo presi e sottoscritti fra le parti alla ricerca delle soluzioni più idonee per la ricollocazione dei lavoratori». Intanto il segretario provinciale Ugl Chimici Armando Valiani ha organizzato un sit-in sotto il comune di Latina. «Abbiamo deciso di organizzare un sit-in sotto il palazzo comunale perché attualmente l’amministrazione è l’unico interlocutore che potrebbe intercedere tra la Nexans e i lavoratori poiché il sito, collocato sul territorio del comune, in questo momento è in totale stato di abbandono - commenta Valiani - L’azienda infatti è sparita ma rimane prioritario il problema occupazionale. E' necessario quindi continuare a cercare una soluzione poiché a marzo 2013 cesserà la cassa integrazione e se per quella data non ci fossero progetti o prospettive per il sito, l’avvio della procedura di mobilità sarà inevitabile. Certo le richieste non sono facili, ma occorre impegnarsi affinché anche la più piccola delle ipotesi previste sia vagliata e percorsa fino in fondo. Le famiglie coinvolte sono tante e hanno diritto a continuare a vivere dignitosamente».

lunedì 15 ottobre 2012

Sicurezza antisismica degli impianti industriali, firmato il protocollo d'intesa tra Confindustria Latina e l'Ordine degli Ingegneri di Latina

Dopo l'ultimo terremoto che ha colpito le popolazioni dei territori dell’Emilia-Romagna, è scattato il campanello d’allarme anche nella provincia di Latina, interessata ultimamente da eventi sismici che hanno destato preoccupazione tra la popolazione. L’Ordine degli Ingegneri di Latina e Confindustria Latina, nelle persone dei rispettivi presidenti Fabrizio Ferracci e Paolo Marini, hanno raccolto questo sentimento, siglando un Protocollo d’intesa, atto a verificare lo stato di sicurezza sismica degli impianti industriali e produttivi che insistono sul territorio provinciale. «Le recenti mappature - spiega il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri Fabrizio Ferracci - relative alle zone sismiche che hanno segnalato un aumento del rischio della provincia di Latina, comportano la necessità di adeguate azioni specialistiche mirate, sia per valutare lo stato in cui versano i siti industriali del territorio, sia per monitorare gli effetti delle scosse finora avvertite. Ma soprattutto dobbiamo sapere, attraverso un’aggiornata analisi che seguirà le verifiche degli impianti, come e dove intervenire per evitare futuri pericoli, anche tenendo conto delle indicazioni fornite dal Consiglio Nazionale degli Ordini degli Ingegneri con circolari numero 69 del 31 maggio 2012 e numero 71 dell’8 giugno 2012». «La sicurezza sui luoghi di lavoro - spiega Paolo Marini, Presidente dell’Associazione Industriali pontina - è da sempre al centro delle nostre attività. Come Confindustria Latina infatti sosteniamo iniziative di formazione continua atte a garantire la tutela della salute sui luoghi di lavoro. Ecco perché con il Presidente Ferracci abbiamo siglato questo protocollo, che certamente garantirà un tempestivo adeguamento delle strutture agli attuali standard antisismici, anche perché sul nostro territorio abbiamo diversi impianti realizzati prima della entrata in vigore della normativa antisismica». «Per raggiungere tali obiettivi – concludono Ferracci e Marini – abbiamo quindi bisogno di una azione congiunta delle istituzioni, delle associazioni e dei tecnici del territorio, a partire da questo protocollo siglato da Confindustria Latina e dall’Ordine degli Ingegneri, dove ognuno farà la sua parte. L’Ordine degli Ingegneri mette a disposizione un pool di professionisti, in possesso delle adeguate competenze specialistiche, che su richiesta delle aziende, effettuerà una prima visita presso i siti industriali per una verifica preliminare. Confindustria si fa carico di sensibilizzare i propri associati per ospitare tali interventi di monitoraggio e verifica della sicurezza delle strutture e della loro stabilità». In un secondo momento, su richiesta, saranno eventualmente concordati ulteriori interventi per la completa messa in sicurezza dei siti. Per tale scopo l’Ordine degli Ingegneri individuerà tra i propri iscritti, i professionisti disponibili rendendone noti i nominativi a Confindustria Latina.


domenica 14 ottobre 2012

«Cna day», una giornata dedicata all'artigianato e alle Pmi

E' in programma per domani a partire dalle 10:00 il «Cna day», la prima giornata informativa gratuita organizzata dalla Confederazione provinciale dedicata a tutti i nuovi professionisti del settore dell'artigianato e della Piccola e Media Impresa nata al fine di fornire consulenza e incoraggiare la nascita di nuove imprese. L'evoluzione legislativa e le recenti normative richiedono un continuo aggiornamento ed una approfondita conoscenza del settore in cui si opera. Per questo la Confederazione nazionale dell'artigianato ha voluto programmare una giornata ad hoc articolata in diversi momenti informativi attraverso la quale sarà possibile interagire direttamente con un team di professionisti che fornirà le necessarie informazioni in materia di finanziamenti alle imprese, ambiente, sicurezza, finanza e sindacale. «Le lungaggini amministrative, i sempre più articolati iter burocratici e la complessità del mercato, richiedono una maggiore conoscenza del settore nel quale si decide di investire» - afferma Antonello Testa, direttore della Cna di Latina. «Per condurre con successo un’azienda - aggiunge - non è più sufficiente saper fare bene il proprio mestiere, occorre avere conoscenze specifiche, oltre a capacità e qualità manageriali. Attraverso questa iniziativa vogliamo aprire le porte dei nostri servizi ai nuovi imprenditori al fine di garantire loro una adeguata assistenza e una dettagliata consulenza così da contribuire ed incoraggiare la nascita di nuove imprese». «Le imprese manifatturiere - continua il Presidente della Cna di Latina, Angelo Agnoni - come è purtroppo emerso dagli ultimi dati pubblicati, stanno vivendo un momento di estrema difficoltà, che mette a rischio la sopravvivenza stessa di un gran numero di aziende. Le difficoltà derivano da una serie di ragioni collegate alla negativa congiuntura economica, ma molte sono ascrivibili al sistema di regole che nel nostro Paese, sia a livello nazionale che regionale, rende incredibilmente complesso e costoso lo start up e la gestione di un’impresa. Le aziende italiane si trovano a dover affrontare un dumping competitivo rispetto alle altre europee determinato dalla lentezza, la complessità, la mancanza di chiarezza e la forte onerosità delle incombenze richieste dalla normativa nazionale e regionale». Le complessità normative e i continui mutamenti derivanti dalla moderna giurisprudenza, infatti, stanno soffocando le imprese di minori dimensioni, imponendo procedure, requisiti e incombenze per loro insostenibili. È illogico e irrazionale, ad oggi, imporre gli stessi obblighi alle multinazionali ed alle micro imprese con un numero minimo di addetti; tale scelta, unica in tutto il panorama europeo, sta letteralmente strangolando il tessuto di micro e piccole imprese, già pesantemente colpite dalla crisi. Per motivi organizzativi è necessario confermare la partecipazione all'incontro contattando Eleonora Contento all'indirizzo di posta elettronica segreteria@cnalatina.it o al numero di fax 0773/604603.

Corden Pharma, ancora polemiche per l'esternalizzazione del servizio security

Il passaggio del servizio dei vigilantes e della porteneria dalla Corden Pharma di Sermoneta alla nuova società di Pomezia Argo, ha spaccato in due il fronte sindacale: da una parte Cgil, Cisl e Uil firmatarie dell’ultimo accordo e dall’altra l’Ugl che al contrario non ha firmato il documento. «Nei giorni, così come era stato richiesto dalle segreterie provinciali Filctem, Femca e Uilcem ci siamo incontrati con i responsabili dell’istituto di vigilanza Argo e le rappresentanze sindacali unitarie dello stabilimento per fare chiarezza sulla esternalizzazione del servizio - ha spiegato in una nota il segretario Femca Cisl Latina Roberto Cecere - Per quanto riguarda l’aspetto economico, la società Argo si è basata su un contratto del settore terziario-servizi firmato nel gennaio 2011 dalla Ugl e mai sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil che avevano ritenuto quei minimi tabellari troppo bassi. Va quindi evidenziato come il recente sciopero organizzato dalla Ugl di Latina presso la portineria della Corden Pharma per protestare contro gli stipendi troppo bassi, fosse rivolto proprio verso quel contratto firmato dalla sola Ugl. In pratica la Ugl ha scioperato, e fatto scioperare, contro se stessa». «Dalla discussione - ha proseguito Cecere - è emerso chiaramente che il contratto firmato tra Corden ed Argo non rispetta quanto previsto dall’accordo sottoscritto lo scorso luglio tra Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil e la Corden Pharma. Argo ha infatti intenzione di assumere solo la metà del personale esternalizzato affiancandolo con vigilanti di propria fiducia. Una decisione che sarebbe in netto contrasto con quanto stabilito nell’accordo che, nel processo di esternalizzazione, prevedeva il trasferimento del personale Corden al completo e, solo nel caso in cui quest’ultimo fosse stato insufficiente, il ricorso a personale esterno». La pensa però in modo diverso il segretario provinciale Ugl Armando Valiani che afferma: «Continua lo stato di agitazione proclamato dalla Ugl Chimici. A tutt’oggi, essendo ancora in attesa di essere di convocati, non possiamo che confermare le nostre preoccupazioni già espresse quando Cgil, Cisl e Uil firmarono l’accordo dello scorso 26 luglio». «Questa problematica - prosegue Andrea Pagiossi, segretario provinciale della sicurezza civile Ugl - è stata anche oggetto di riflessione da parte del Ministero degli Interni. Una circolare ministeriale invita i Prefetti a vigilare sugli appalti dove sono interessate le società di vigilanza, vista la facile infiltrazione di strutture non autorizzate». Intanto Filctem, Femca e Uilcem hanno richiesto un incontro urgente a Corden Pharma. In caso di mancata risposta non si escludono azioni e iniziative di protesta.


sabato 13 ottobre 2012

Sanità: i lavoratori Idi in presidio contro il mancato pagamento degli stipendi

«Domenica 14 ottobre, dalle 8.30 alle 12, lavoratrici e lavoratori delle strutture sanitarie Idi, San Carlo di Nancy e Villa Paola del Gruppo Idi Sanità saranno in presidio contro il mancato pagamento degli stipendi davanti all’ingresso della Casa Generalizia della Congregazione dei Figli dell’immacolata Concezione, proprietaria dell’Ospedale Idi, in vicolo del Conte 2 a Roma». A renderlo noto il segretario dell’Ugl Sanità Roma e Lazio Antonio Cuozzo e il coordinatore Roma Nord dell’Ugl Sanità Antonino Gentile che aggiungono: «abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione per sensibilizzare i vertici aziendali sulla grave situazione vissuta dai 1500 dipendenti del Gruppo che, da circa un anno e mezzo, stanno pagando il prezzo di una crisi dovuta alla passata cattiva gestione dell’azienda e ora attendono ancora le retribuzioni sia della parte variabile di agosto che dell’intero mese di settembre. Nonostante ciò tutto il personale, medico e non, con senso di responsabilità verso i cittadini continua a prestare servizio senza essere pagato: la situazione è insostenibile, si intervenga subito».

Centri commerciali naturali, arriva la «Carta per me»

Un momento della conferenza
Si chiama «Carta per me» la nuova fidelity card per accedere sia ai servizi turistici, sia agli acquisti all’interno dei negozi dei 7 Centri commerciali naturali (Ccn) in rete della provincia di Latina. La tessera, presentata giovedì mattina in Confcommercio Latina, nasce come strumento per rispondere alla crisi attraverso un avvicinamento dei cittadini ai negozi all’aperto che si trovano nel centro delle città del territorio pontino. Attualmente i comuni coinvolti sono Castelforte con «La Muraglia» (42 attività aderenti), Fondi con il «Corso Appio Claudio» (125 attività aderenti), Itri con «Il Castello» (184 attività aderenti), Minturno con «La via Appia» (280 attività aderenti), Roccagorga con «Il Mascherone» (79 attività aderenti), Santi Cosma e Damiano con «La Pacchiana» (140 attività aderenti), Ventotene con «L’isola delle sirene» (12 attività aderenti). Tutti comuni che nel marzo 2009 hanno aderito ad un protocollo di intesa congiuntamente alla Confcommercio e al Cat (Centro assistenza tecnica alle imprese) provinciali di Latina, alle Pro Loco dei rispettivi comuni e ai presidenti delle Ascom. Un protocollo che in realtà mette in attuazione il bando del 2008 emanato dalla regione Lazio per la valorizzazione e la promozione dei Centri commerciali naturali, e che prevede la creazione di una area omogenea ed integrata e la nascita di un osservatorio sui centri commerciali naturali della provincia di Latina. Come si ricorderà il bando regionale, per i comuni all’infuori di Roma, prevedeva una spesa massima di 150mila euro a comune. Nel frattempo, poi, hanno deciso di aderire altri 13 comuni della provincia di Latina (Bassiano, San Felice Circeo, Lenola, Roccasecca dei Volsci, Sperlonga, Terracina, Ponza, Spigno Saturnia, Monte San Biagio, Prossedi, Gaeta, Roccamassima, Campodimele). «I titolari della ‘Carta per me’ - ha spiegato Marrigo Rosato della Confcommercio - dovranno sentirsi speciali rispetto agli altri clienti e i commercianti dovranno creare le condizioni per offrire loro vantaggi particolari». Tra le offerte sono previste convenzioni con i comuni per l’accesso a musei, teatri, manifestazioni, convenzioni con gli enti privati come assicurazioni e banche e promozioni. Affinché la card possa essere valida è necessario attivarla sul portale www.ccninrete.it (e presto direttamente sul portale www.cartaperme.it) che, tra l’altro, è anche utile per scoprire promozioni ed eventi dei comuni aderenti al circuito. Nei prossimi giorni verranno distribuite 25mila card. L’iniziativa è stata lanciata, adesso toccherà alle 862 attività commerciali attivarsi per attrarre tutte le fasce sociali, soprattutto gli anziani che vista la necessità di utilizzare il computer per accedere al servizio, potrebbero essere tagliati fuori.
(Fonte: Quotidiano La Provincia)

venerdì 12 ottobre 2012

Agricoltura, rinnovato il Contratto degli operai agricoli e florovivaisti

«Un contratto moderno per un'agricoltura giovane e in evoluzione che vogliamo aiutare a crescere in produttività e competitività». E' con queste parole che le parti datoriali (Confagricoltura, Coldiretti e Cia) e sindacali (Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil) hanno commentato il recente rinnovo del Contratto provinciale degli operai agricoli e florovivaisti. Un aumento salariale del 5%, una innovativa norma che aggancerà una ulteriore parte del futuro salario alla produttività, valutata con criteri obiettivi in piena cultura e pratica bilaterale. Altra novità importante è la norma che rafforza le prestazioni della Cassa Provinciale malattia e infortuni Fislas alla quale potranno accedere anche i dipendenti delle cooperative agricole e i lavoratori forestali del Parco del Circeo dipendenti del Corpo forestale dello Stato. «Questo contratto - affermano tutti i firmatari - pur in un momento difficile conferma la grande tradizione del mondo agricolo a coniugare le esigenze delle aziende agricole con la tutela dei lavoratori. Questa firma si pone come discriminante tra le aziende virtuose e quelle che tuttora anche nella nostra Provincia fanno fatica a riconoscere l'utilità della collaborazione attiva tra capitale e lavoro. Attraverso le buone pratiche della bilateralità vogliamo dare agli imprenditori agricoli pontini e ai loro dipendenti ragioni forti per agire nella legalità e per accrescere la fidelizzazione delle maestranze». Ora i contenuti dell'accordo verranno portati a conoscenza dei lavoratori e delle aziende. Le parti stipulanti pensano anche di organizzare nei prossimi mesi un convegno provinciale in cui analizzare, con l'aiuto di esperti, lo stato dell'agricoltura pontina e le sue prospettive anche in ragione delle novità che si annunciano dalla riforma della Politica agricola comune, alcune delle quali preoccupanti per le agricolture mediterranee.


Tessile, approvata l'ipotesi di piattaforma per il rinnovo del Ccnl

Mercoledì scorso si è svolta la riunione unitaria degli organismi nazionali di Femca Cisl, Filctem Cgil e Uilcem Uil che ha approvato l’ipotesi di Piattaforma per il rinnovo dei Contratti Nazionali dei settori tessile, abbigliamento e calzaturiero industria che scadono il 31 marzo 2013. Il rinnovo di questi settori, le cui produzioni sono riconosciute in tutto il mondo, riguarda complessivamente oltre 500.000 addetti. I punti qualificanti la Piattaforma concernono lo sviluppo della partecipazione dei lavoratori ai processi d’impresa, le politiche industriali a sostegno e difesa del settore, la diffusione della contrattazione di secondo livello, lo sviluppo di nuovi criteri di riconoscimento della professionalità, l’estensione del welfare contrattuale, l’attivazione di strumenti contrattuali tesi a realizzare politiche finalizzate a mantenere e incrementare una buona occupazione. La richiesta economica è di un incremento medio sui minimi tabellari di 132 euro con riferimento il terzo livello. Le segreterie nazionali di Femca, Filctem e Uilta hanno espresso soddisfazione per il dibattito, e condivisione delle proposte che si è tradotta nell’approvazione unanime, con 6 astensioni. Dai prossimi giorni avrà luogo una diffusa e capillare iniziativa di diffusione dei contenuti e di dibattito nei luoghi di lavoro.


giovedì 11 ottobre 2012

Indagine Hotels.com: a settembre gli italiani scelgono l'Italia

Sono soprattutto italiane le mete più cercate dai nostri connazionali a settembre su Hotels.com, sito leader nella prenotazione di hotel online. Nella classifica delle 20 città che hanno registrato il maggiore incremento delle ricerche, infatti, le località del Bel Paese sono ben 15, segno che i nostri connazionali, sul finire della stagione estiva, hanno mostrato particolare interesse per le bellezze del nostro Paese. Con un aumento del 483% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, Cortona ha conquistato la prima posizione della classifica di Hotels.com delle mete che hanno registrato il maggiore incremento nelle ricerche nel mese di settembre; la cittadina toscana è seguita da Cavalese, che, con un aumento del 442%, conferma l’interesse degli Italiani per la montagna, soprattutto a fine estate. A settembre, secondo la classifica di Hotels.com, gli Italiani hanno pensato anche a soggiorni di puro relax: diverse località termali hanno infatti registrato aumenti importanti nelle ricerche su Hotels.com. Castrocaro Terme, ad esempio, ha conquistato il terzo gradino del podio con un aumento delle ricerche del 421%, mentre Fiuggi, famosa in tutta Italia per le sue acque, ha registrato un incremento nelle ricerche del 357%; anche Chianciano Terme, con un aumento del 346%, è stato uno dei centri termali più cercati nel mese di settembre su Hotels.com. Guardando invece le mete italiane che hanno registrato i maggiori aumenti di ricerche nei siti di Hotels.com degli altri Paesi, spicca il secondo posto di Arona nella classifica olandese; con un aumento del 434% rispetto a settembre 2011, la cittadina piemontese sul Lago Maggiore si è dimostrata una meta ambita per gli utenti dei Paesi Bassi. Gli Svedesi, invece, hanno cercato nel mese di settembre il sole e il mare di Alghero: la città sarda ha infatti registrato un aumento nelle ricerche del 432% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Classifica delle città che hanno registrato
il maggiore aumento di ricerche
sul sito italiano di Hotels.com
(settembre 2012 vs settembre 2011)

1.
Cortona, Italia
483%
2.
Cavalese, Italia
442%
3.
Castrocaro Terme, Italia
421%
4.
Numana, Italia
408%
5.
Varsavia, Polonia
401%
6.
Olbia, Italia
380%
7.
Sesto San Giovanni, Italia
377%
8.
Hammamet, Tunisia
374%
9.
New Orleans, USA
369%
10.
Calvia, Spagna
365%
11.
Bellaria-Igea Marina, Italia
364%
12.
Fiuggi, Italia
357%
13.
Modena, Italia
353%
14.
Taranto, Italia
350%
15.
Lacco Ameno, Italia
348%
16.
Serrara Fontana, Italia
348%
17.
Piano di Sorrento, Italia
347%
18.
Chianciano Terme, Italia
346%
19.
Lanzarote, Spagna
343%
20.
Valeggio sul Mincio
343%