Fabrizio Ferracci, presidente Ordine ingegneri |
È iniziato questo pomeriggio il quarto Seminario: «L'attività giudiziaria del tecnico ausiliario del Giudice», organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Latina. Il corso, articolato in tre giornate, si è aperto con i saluti del presidente dell’Ordine Fabrizio Ferracci e dell’ex presidente del Tribunale di Latina Guido Cerasoli, seguiti dagli interventi del suo successore Giuseppe D’Auria e di Nicola Pannullo, presidente della sezione civile del Tribunale di Latina. Il seminario ha l’obiettivo di formare e aggiornare i professionisti che affrontano il ruolo del consulente tecnico d’ufficio (CTU), nella sua funzione di ausiliario del giudice. Una figura professionale importante, che lavora in un rapporto strettamente fiduciario con il magistrato rispondendo in maniera puntuale e precisa ai quesiti formulati nell'udienza di conferimento dell'incarico e raccogliendo i risultati nell'elaborato peritale che prende il nome di Consulenza Tecnica d'Ufficio. «Le varie possibili attività tecniche – spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Latina Fabrizio Ferracci - connesse con le procedure giudiziarie civili e penali, impongono un’adeguata formazione sulle norme che regolano tali prestazioni professionali e sulle modalità operative che possono consentire migliori risultati. Inoltre, la riforma delle professioni introduce l’obbligatorietà dell’aggiornamento, e l’Ordine di Latina offre con puntualità e costanza il servizio di formazione globale a tutti i propri iscritti». «Questo seminario – aggiunge l’ingegner Giuseppe Ferrari, tra i promotori dell’iniziativa - vuole rappresentare il necessario momento di attenzione per i colleghi che si accingono ad operare nell’ambito delle consulenze giudiziali. La grande affluenza, oltre un centinaio di iscritti, testimonia l’interesse della categoria verso questo compito delicato e di responsabilità, per il quale l’ingegnere mette a disposizione del giudice le sue competenze e la sua professionalità. Il nostro Ordine ad aver un datebase informatico al quale può ricorrere il giudice per la scelta del consulente più adatto». «Il ruolo del consulente tecnico – sottolinea il presidente facente funzione del Tribunale di Latina Giuseppe D’Auria – è ormai fondamentale all’interno dei processi civili e penali. Sono infatti aumentate le normative in materia di sicurezza e prevenzione che richiedono capacità tecniche sempre maggiori. Il giudice non può che ricorrere ad un esperto. Tuttavia non basta essere ingegneri per essere ammessi all’albo dei CTU del Tribunale, occorre possedere precise competenze e specializzazioni». Dopo questa prima giornata che ha introdotto la figura del consulente e gli aspetti tecnici della perizia, il programma proseguirà il 29 novembre con un incontro sul tema della perizia civile e della perizia estimativa, con la partecipazione della dottoressa Rosaria Giordano, magistrato della sezione civile del Tribunale del capoluogo e dell’ingegnere Giuseppe Ferrari. L’incontro conclusivo del 6 dicembre affronterà invece il ruolo del CTU nell’ambito del processo penale; interverranno il Procuratore della Repubblica di Latina Andrea De Gasperis, Lucia Aielli, magistrato della sezione penale del Tribunale e Giuseppe Miliano, sostituto procuratore della Repubblica. «Sento l’obbligo – conclude il presidente Ferracci – di ringraziare i giudici che hanno risposto con grande disponibilità al nostro invito, mettendo le loro competenze al servizio degli ingegneri e quindi della collettività pontina».
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