sabato 27 aprile 2013

Midal, chiude il supermercato Sigma Prime di borgo Piave


Saracinesche abbassate dalla giornata di mercoledì 24 aprile per il supermercato a marchio Sigma Prime di borgo Piave. Così come previsto da tempo i locali e le licenze commerciali del punto vendita sono stati infatti riconsegnati dalla società Brio ai curatori fallimentari di “Le Botteghe srl”, società che dall’autunno 2011, attraverso un fitto di ramo d’azienda, aveva acquisito l’ex Sidis del Gruppo Midal. La curatela “Le Botteghe”, a sua volta, ha riconsegnato la licenza commerciale alla curatela fallimentare della Div.Ac (ex controllata Midal fallita il 5 giugno 2012) e i locali alla curatela Midal. A questa prima chiusura ne faranno seguito, a scaglioni di 15 giorni, altre fino alla graduale riconsegna di tutti e sei i punti vendita Sigma Prime di via Piave, via Epitaffio, largo Cirri, viale Paganini, Fiano Romano e Sabaudia (quest’ultimo a gestione Iperbon) prevista entro la fine di giugno. Il procedimento prevede che a seguire la curatela aprirà, per ogni società, un bando di gara. La gara dovrà stabilire a chi, tra chi manifesterà interesse, vendere o affittare i supermercati. Il vincitore della gara sarà chiamato ad accollarsi anche la forza lavoro. Durante queste fasi seguite dalla curatela, i 14 lavoratori di via Piave avranno accesso alla cassa integrazione in deroga per quattro mesi, dopodiché si spera che ci sia la ripresa o una proroga della cassa integrazione in deroga. Il problema sta però nel fatto che, al momento, non si hanno le necessarie certezze rispetto al finanziamento di questo ammortizzatore sociale che potrebbe non coprire tutti i mesi necessari. «Siamo arrivati alla chiusura dei punti Sigma - ha commentato il segretario provinciale Ugl Maria Antonietta Vicaro - con l’auspicio che il bando di gara che predisporrà la curatela dia finalmente risposte certe ai lavoratori che attendono la riapertura. Nel frattempo la Regione si è impegnata a concedere i 4 mesi di cassa integrazione in deroga, e ci auguriamo che siano sufficienti alla chiusura delle operazioni del bando. Una fase delicata, elemento fondamentale per delineare il futuro dei lavoratori e dei punti vendita coinvolti nella triste vicenda del fallimento Midal».
Fonte: Quotidiano La Provincia

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