venerdì 22 marzo 2013

«Basta con gli sprechi», l'appello del presidente del Comitato provinciale Inps Latina

«Basta a esternalizzazioni, consulenze, riduzione degli appalti. Sostegno invece per un migliore utilizzo del patrimonio immobiliare esistente». L'appello arriva dal presidente del Comitato Provinciale dell’Inps di Latina Bernardo Velletri che, assieme alle organizzazioni sindacali territoriali e alla rappresentanza sindacale esprime la necessità di rivisitare il modello organizzativo dell’Inps locale. Al centro delle intenzioni di Bernardo Velletri c’è la necessità di attuare una nuova organizzazione che punti all’eliminazione dei veri sprechi senza colpire i diritti dei lavoratori, al fine di riaffermare il ruolo dell’Inps come pilastro dello stato sociale del nostro Paese. Sempre il presidente del Comitato Provinciale ripropone, in ambito regionale, la convenzione con la Regione per il passaggio delle funzioni medico-legali relative alle visite per l’invalidità civile, superando il sistema duale con le Asl al fine di ridurre i tempi. Lo stesso presidente Velletri è infatti convinto che una svolta in tal senso determinerebbe un risparmio notevole dei costi, liberando il settore medico Asl per altri ambiti della sanità pubblica. Lo scorso mese di novembre il presidente Bernardo Velletri aveva messo in atto una protesta sotto il municipio di Latina proprio con l’intento di sensibilizzare il Sindaco e l’opinione pubblica sul delicato problema delle invalidità civili. Attualmente, infatti, per poter ottenere l’invalidità civile è necessario passare prima attraverso la Asl e dopo per l’Inps. In base ai dati diffusi dall’Inps di Latina ogni anno sono circa 20mila le domande di invalidità inoltrate alla Asl che svolge le visite in tempi estremamente lunghi anche perché costretta a lavorare con il vecchio metodo cartaceo in quanto priva di strumenti informatici. In media sono necessari 93 giorni per la sola fase Asl e un tempo medio di liquidazione di 284 giorni per l’invalidità, 324 per la cecità e 378 per la sordità. Mentre la legge impone 120 giorni per la chiusura della pratica. L’obiettivo è dunque fare in modo che l’intera procedura passi all’Inps.

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