martedì 19 marzo 2013

Il Corriere della Sera, sciopero contro il taglio di un terzo dei posti di lavoro

Non solo aziende, stabilimenti ed attività commerciali, la crisi economica colpisce anche l'informazione.
Di seguito la nota diffusa dall'Associazione Stampa Romana a sostegno dei colleghi de Il Corriere della Sera. Solo una delle innumerevoli vertenze che, in questi ultimi mesi, stanno mettendo in ginocchio il settore della carta stampata.

L’Associazione Stampa Romana esprime solidarietà e si schiera a fianco della Redazione de Il Corriere della Sera, in sciopero oggi e domani per protestare contro il piano di ristrutturazione presentato dalla Rcs Media Group. Si tratta di un progetto che prevede il taglio di un terzo dei posti di lavoro e l’azzeramento pressoché totale degli accordi aziendali sottoscritti negli anni precedenti.

«Siamo al fianco dei colleghi – afferma il segretario Asr, Paolo Butturini – che giustamente contrastano un piano che offre come unica soluzione alla crisi dell’azienda, l’ennesima cancellazione di posti di lavoro. Una ricetta miope e tanto più grave perché rischia di minare la credibilità e la qualità dell’informazione di una delle testate storiche e tutto oggi più diffuse del Paese.

Il ragionamento va radicalmente rovesciato – prosegue Butturini -: prima l’azienda presenti un piano di rilancio che delinei il percorso di uscita dall’impasse attuale, frutto anche di scellerate scelte manageriali del recente passato, e soprattutto proietti il Corriere della Sera nello scenario digitale e multimediale ormai delineato.

Redazione e sindacato sono pronti al confronto senza pregiudiziali, ma non è inaccettabile che si chiedano sacrifici intollerabili senza che il management di Rcs Media Group si assuma l’onere di fare il proprio lavoro, vale a dire un piano industriale e di marketing che punti ad ampliare le entrate con nuovi modelli di business e la diversificazione dei prodotti editoriali.

Avendo chiaro che non c’è qualità dell’informazione senza giornalisti e che il ruolo dei professionisti è l’unica garanzia di autonomia cioè, in ultima istanza, il presupposto di un sistema democratico.

Sulla vicenda Rizzoli Corriere della Sera si gioca una partita di valore nazionale - conclude Butturini – sulla quale il sindacato deve riparametrare il suo ruolo e il modello di relazioni industriali nella fase di transizione al digitale».

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