domenica 24 marzo 2013

Cassa integrazione, una piccola tregua. La «deroga» però cresce di oltre il 100%

Un piccolo sospiro di sollievo, seppur inserito all’interno di un quadro ancora drammatico e senza troppe speranze per il futuro. E’ questo quanto trapela dai dati contenuti nel secondo Rapporto 2013 Uil sulla cassa integrazione. «I dati elaborati dalla Uil relativamente alla Provincia di Latina per il mese di febbraio 2013 - spiega Luigi Garullo, segretario generale Uil Latina - fanno segnare una sostanziale tregua, in quanto registriamo un dato invariato delle ore di cassa utilizzate in una situazione che però permane difficile, come si evince dai dati di dettaglio». «Per il mese di febbraio - continua Garullo - registriamo un totale di 518.275 ore di cassa integrazione guadagni complessivamente utilizzate, con un aumento dello 0,7% contro le 514.914 ore di cassa integrazione utilizzate nel precedente mese di gennaio». «Certamente si tratta di una situazione delicata per l’economia e l’occupazione Provinciale – continua Garullo – dai dati rileviamo infatti che, mentre a livello regionale tutte le province del Lazio fanno segnare recuperi vistosi sulle ore di cassa utilizzate (Rieti -60,2%, Frosinone -43,8%, Roma -18,5%, Viterbo -14,7%), Latina conferma il dato del mese precedente. Mentre diminuisce l’utilizzo di ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, la cassa in deroga fa segnare un +103%, il che significa che molte situazioni che hanno concluso il periodo di ammortizzatori ordinari sono ora giunte, con gli strumenti in deroga, alla definitiva fuoriuscita dal mondo del lavoro attivo. Contestualmente significa anche che si rende molto visibile la precaria situazione in cui versano le piccole, micro e medie imprese. E’ comunque doveroso considerare che i dati potrebbero essere influenzati dal rallentamento tecnico-amministrativo delle pratiche di cassa, dovuto all’assenza di governo nazionale e regionale, oltre all’incertezza normativa sulla copertura finanziaria dello strumento in deroga che comunque nel Lazio avrà copertura fino al 30 aprile 2013. In una situazione di questo genere dunque le aziende hanno rallentato la domanda nel dubbio della copertura economica». «Il numero di lavoratori potenzialmente posti in cassa integrazione a febbraio 2013 – continua Garullo – si attesta poco sopra le 3.000 unità, in linea con il dato del mese precedente. Quello che ci preoccupa di più è proprio il dato sull’occupazione che va deteriorandosi velocemente: abbiamo fatto una rilevazione campione presso la nostra sede provinciale e il quadro che viene fuori è davvero critico. Registriamo che al 15 marzo 2013 abbiamo inoltrato un numero di domande di richiesta di indennità di disoccupazione pari al 50% dell’intero numero di procedure di disoccupazione ricevute in tutto il 2012. Questo significa che in soli 2 mesi e mezzo abbiamo raccolto il 50% delle procedure di disoccupazione fatte nell’intero 2012». «La condizione della nostra provincia – conclude Luigi Garullo - non è quindi migliore di quella del resto del Paese. Anzi il nostro sistema produttivo sconta nodi e problematiche strutturali mai risolti a cui si aggiunge un contesto di crescita ormai nulla, una molteplicità di imprese in difficoltà, un forte impatto sull’occupazione e sulla qualità dei rapporti di lavoro. In sintesi l’analisi dei dati ci dice che questa apparente tregua sulla cassa integrazione non durerà a lungo ed è evidente che, chiusa la parentesi elettorale, occorre concertare al più presto interventi decisi sul fronte del lavoro. Interventi che non possono non trovare nella regione Lazio la sede decisionale naturale».

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