martedì 12 marzo 2013

Bridgestone, a rischio 70 dipendenti di Aprilia

Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro tra le Organizzazioni Sindacali, la Rappresentanza sindacale unitaria e la Direzione Aziendale della Bridgestone rappresentata dal dottor Vincenzo De Paola, Hr manager Bridgestone Italia spa. Il vertice era stato sollecitato dal sindacato dopo che la multinazionale giapponese aveva improvvisamente comunicato la propria decisione di voler chiudere lo stabilimento di Bari dove attualmente lavorano 950 persone. Una scelta che, come si comprende, ha creato allarme e preoccupazione tra le unità produttive del Lazio. La discussione si è focalizzata sul futuro del Centro Europeo Collaudi di Aprilia che occupa 70 dipendenti ed il Centro di Ricerche di Castel Romano dove lavorano circa cinquecento persone. Da parte aziendale sono arrivate parole rassicuranti sul futuro dei due siti che dovrebbero essere comunque interessati da una verticalizzazione organizzativa per meglio rispondere alle evoluzioni dei mercati. Sempre secondo l'azienda eventuali esuberi che dovessero scaturire da questa operazione, sarebbero ricollocati all'interno del Gruppo. Il Centro Europeo Collaudi di Aprilia, inaugurato solo pochi anni fa e costato circa 40 milioni di euro, costituisce la più moderna ed attrezzata struttura europea per i test di pneumatici ed occupa personale estremamente qualificato. Un centro di eccellenza in terra pontina. «L'esperienza ci insegna - sottolinea Roberto Cecere, segretario provinciale della Femca Cisl di Latina - che spesso i processi riorganizzativi operati dalle multinazionali non sempre prendono le strade inizialmente annunciate e, proprio per questo, la Femca Cisl di Latina non ha nessuna intenzione di abbassare la guardia e l'attenzione su quanto sta accadendo vigilando attentamente sulle decisioni che la Bridgestone vorrà assumere nella nostra zona. D'altro canto questi sono i momenti in cui i lavoratori devono affidarsi al sindacato, l'unico in grado di poter garantire la tenuta ed il confronto con l'azienda». Il prossimo 14 marzo, presso il Ministero dello Sviluppo Economico di Roma si terrà l'annunciato incontro sulla vicenda Bridgestone al quale prenderà parte anche la Rsu delle due unità produttive laziali e dal quale si spera possano scaturire positivi aggiornamenti. «Siamo infatti convinti - conclude Cecere - che solo un protocollo nazionale potrà dare garanzie all'intero gruppo italiano della multinazionale e mettere in campo tutte quelle iniziative tese alla salvaguardia dei posti di lavoro, a cominciare da quelli dei lavoratori dello stabilimento di Bari ai quali va tutto il nostro appoggio e la nostra solidarietà per i difficili momenti che stanno vivendo».

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