Corden Pharma al centro dell’ultima conferenza dei capigruppo tenutasi mercoledì pomeriggio e convocata dal presidente del consiglio di Sermoneta Luigi Torelli e alla quale hanno partecipato il capogruppo della maggioranza Claudio Damiano, il capogruppo del gruppo misto Antonio Scarsella e la consigliera Maria Marcelli delegata del capogruppo di Uniti per Sermoneta Ugo Marcocci, oltre al sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli ed il delegato all’ambiente Mauro Battisti, insieme ai vertici della Corden Pharma con in testa l’amministratore delegato ingegner Petroselli. Oggetto dell’incontro la questione dell’impianto di recupero solventi. I vertici Corden hanno specificato come il progetto non preveda nessuna piattaforma ecologica, ma un adeguamento dell’impianto recupero solventi già esistente per eventuale apertura a terzi. Infatti l’attuale impianto viene sfruttato al 20% delle sue capacità. La spesa per il suo mantenimento potrebbe essere sostenuta solo se si aprisse a terzi, restando all’interno dell’autorizzazione «Aia» già esistente. Corden Pharma ha poi illustrato nel dettaglio il progetto ed i flussi di traffico previsti. Per quanto riguarda il quadro autorizzativo, è iniziato l’iter il 19 luglio per la verifica dell’assoggettabilità a «Via» (Valutazione impatto ambientale) con la pubblicazione sul burl e sull’albo pretorio del Comune di Sermoneta, scaduto il 2 settembre. A breve arriverà la risposta della regione Lazio. Infine, per quanto riguarda la tempistica, Corden Pharma sarebbe pronta ad iniziare l’attività già nell’estate del 2013, periodo in cui si dovrà concludere la cassa integrazione. Altro aspetto: il personale. Delle 38 persone che lavorano nell’area di recupero solventi, 11 fanno parte dei 179 lavoratori dichiarati in esubero, che rimarranno tali qualora il progetto venisse approvato. Se così non dovesse essere, Corden ha lasciato intendere che l’impatto sul personale sarebbe elevato. Sindaco, presidente del Consiglio e capigruppo hanno tenuto a precisare due aspetti fondamentali: primo l’attività di recupero solventi dovrà rientrare all’interno delle autorizzazioni già rilasciate, secondo l’attività di recupero solventi non deve diventare prioritaria rispetto alla piattaforma farmaceutica e quindi la salvaguardia dell’attività primaria e dei relativi posti di lavoro. Su questo Corden ha mostrato chiarezza spiegando che l’attività di recupero solventi avrà un business nettamente inferiore a quello farmaceutico.
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