Cgil, Cisl e Uil hanno protestato questa mattina a Roma in piazza Montecitorio in ragione della grave emergenza determinata dall’insufficienza di risorse disponibili per la copertura degli ammortizzatori in deroga. «L’obiettivo - hanno spiegato i sindacati - è sollecitare il Governo e sensibilizzare il Parlamento sulla necessità di dare rapida risoluzione ad una emergenza che nei territori ha già visto presidi, manifestazioni e che rischia di aggravare la condizione sociale di centinaia di migliaia di lavoratori e di migliaia di imprese ai quali verrebbero a mancare gli unici strumenti ad oggi disponibili per contrastare la crisi». Dalle stime prodotte sinora, le risorse messe a disposizione dal Governo in legge di stabilità rischiano di esaurirsi nell’arco di poche settimane. Difatti, ripartiti gli ulteriori 260 milioni della seconda tranche in aggiunta ai 560 già stanziati, e anticipata anche la verifica del 30 aprile sulla possibilità di arrivare ad ulteriore dotazione di circa 200 milioni accedendo allo 0,30 delle risorse della formazione continua, sulle quali ad oggi non è ancora stato avviato un confronto, in molte regioni la situazione sarebbe comunque critica. Lo stesso Ministro del Lavoro ha affermato la necessità di un coinvolgimento di altre responsabilità di Governo, in particolare dell’economia, al fine di reperire ulteriori risorse. Secondo la Camusso, per risolvere l'emergenza, sono necessari 2,7 miliardi di euro. «Per questa ragione - spiegano le segreterie provinciali - ribadiamo la richiesta di istituire un tavolo presso la Presidenza del Consiglio che lavori celermente con le parti sociali e le regioni al fine di dare risoluzione e certezza alla vertenza sugli ammortizzatori in deroga prima del 30 aprile in modo da evitare ulteriori peggioramenti per quei lavoratori a cui già oggi sono state ridotte le coperture. Allo stesso tempo riteniamo necessario aprire un confronto con i gruppi parlamentari e con le commissioni recentemente costituite. Unitamente a ciò sollecitiamo una rapida risoluzione dei ritardi dovuti ai mancati pagamenti di diverse mensilità arretrate, parte ancora 2012 e 2013 riferibili al riparto di risorse già avvenuto alle Regioni e bloccate presso l’Inps per le quali nell’ultimo incontro con il Ministro ci era stata fornita assicurazione di accelerazione delle procedure autorizzative».
Nessun commento:
Posta un commento