«Chiediamo alle istituzioni preposte che venga ripristinata la legalità all'interno della Montebovi perché non è più tollerabile un simile comportamento». E' così che i vertici regionali di Cgil, Cisl e Uil, sono intervenuti nei giorni scorsi a margine dell'ultima assemblea con i lavoratori dell'azienda di prodotti da forno situata tra Aprilia e Lanuvio. «I lavoratori della Montebovi sono in sciopero dal 26 novembre, ossia dal giorno del rifiuto dei vertici aziendali di far svolgere l'assemblea sindacale all'interno dello stabilimento - spiegano Paolo Rigucci della Cisl Roma e Angelo Della Vecchia della Fai Cisl - I lavoratori erano già in agitazione per la procedura di mobilità per 21 unità, per i 3 licenziamenti disciplinari illegittimi effettuati a ridosso di uno sciopero, per l'affitto unilaterale di rapporti di lavoro da una società all'altra, per la messa in ferie forzate di 21 dipendenti dal 15 ottobre scorso, per il ritardo del pagamento degli stipendi arretrati. Oltre a tutto questo ogni giorno i lavoratori assistono all'inserimento di manodopera durante la notte. Persone esterne che non sono alle dipendenze della società Montebovi, in sostituzione di quella scioperante. Nonostante i ricorsi dei sindacati e la sentenza di un tribunale che ha rigettato le motivazioni dell'azienda e accolto il ricorso delle organizzazioni sindacali, l'azienda continua a violare tutte le regole e i dispositivi di sentenza». «Chiediamo quindi alle istituzioni preposte - concludono i sindacalisti - che venga ripristinata la legalità all'interno dell'azienda».
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