La decisione verrà presa a breve ma, al momento, ancora non esiste alcun accordo tra regione Lazio e organizzazioni sindacali (Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Ugl), rispetto agli ammortizzatori sociali da utilizzare per le 150 unità attualmente a lavoro presso i sei supermercati ex Midal gestiti con un fitto di ramo d’azienda dal gruppo Le Botteghe. Nel dettaglio parliamo dei punti venduta di via Piave, via Epitaffio, largo Cirri, viale Paganini, Fiano Romano e Sabaudia. La regione Lazio non sembra essere intenzionata a dare parere favorevole alla cassa integrazione straordinaria. Ci si muoverà pertanto con gli ammortizzatori in deroga. Devono però essere sciolti ancora alcuni nodi, prima di arrivare alla firma dell’accordo. Per quanto riguarda l’iter da seguire è stato deciso di procedere a scaglioni. Già da fine mese si comincerà infatti con un supermercato che sarà chiamato a riconsegnare la licenza a Midal (rappresentata dalla curatela fallimentare) e questa, a sua volta, dovrà chiedere gli ammortizzatori sociali alle istituzioni competenti. A seguire si procederà con gli altri supermercati. Una volta che tutti i supermercati saranno chiusi e che i lavoratori saranno interessati dagli ammortizzatori, verrà indetta una gara. Chi riuscirà a vincere la gara dovrà poi riacquisire i supermercati. L’obiettivo della curatela fallimentare Midal è ovviamente quello di massimizzare i profitti pertanto si cercherà di alzare il prezzo il più possibile. Il debito Midal è riconducibile a 362 creditori che hanno fatto richiesta di ammissione al passivo per un totale di circa 42 milioni di euro da recuperare. Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri in regione Lazio con i sindacati.
(Fonte: Quotidiano La Provincia)
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