Contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati messi a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato o dalle Regioni possono rappresentare un ottimo aiuto per le tantissime aziende in affanno, in modo particolare in un momento di crisi economica devastante come quello che il Paese sta attraversano negli ultimi anni. A volte i soldi ci sono ma, complice la mancata informazione oppure le difficoltà burocratiche per accedervi, non riescono ad essere intercettati e pertanto non vengono utilizzati. «Solo per fare un esempio le aziende già esistenti, con fatturati abbastanza consistenti - spiega Vincenzo D’Onofrio, dottore commercialista con uno studio di consulenza aziendale a Latina - possono contare su somme che arrivano fino a un milione e mezzo di euro, garantite al 60% dalla Regione». «Per coloro che vogliono aprire una impresa è invece disponibile, dal 1996, il “prestito d’onore” - aggiunge il commercialista - Si tratta di una agevolazione gestita da Invitalia e rivolta soprattutto ai giovani. Nel caso di microimprese il finanziamento non può superare il tetto di 129.000 euro mentre nel caso di ditte individuali l’investimento iniziale non deve superare i 25.000 euro». Ovviamente per poter partecipare a questi bandi è necessario essere in possesso di tutti i requisiti richiesti e presentare domanda. Spesso però l’eccessiva burocrazia e le difficoltà nel comprendere la procedura, scoraggia gli imprenditori che dunque rinunciano, non usufruendo così di importanti risorse che potrebbero invece aiutare a risollevare non solo le imprese, ma l’intero tessuto economico. «Esistono inoltre importanti contributi per le imprese che intendono mettersi in rete - prosegue Vincenzo D’Onofrio - Il contratto di rete di almeno tre aziende permette di accedere ad un contributo a fondo perduto fino a 200.000 euro per la creazione di nuove aggregazioni stabili e il consolidamento di quelle già esistenti. Esistono poi una serie di agevolazioni per l’internazionalizzazione e le donne che decidono di fare impresa». Nella provincia di Latina sono presenti diversi esempi di aziende che sono riuscite a sfruttare queste preziose risorse economiche. Una azienda pontina specializzata nella trasformazione del pomodoro biologico è riuscita, ad esempio, ad ottenere oltre 2 milioni di euro di finanziamento avendo così la possibilità di mettersi in gioco e crearsi una prospettiva per il futuro. Altro esempio virtuoso riguarda un ristorante situato sulla costa pontina che, grazie alle agevolazioni finanziarie che è riuscito ad ottenere, ha avuto modo di migliorare la propria posizione. «Faccio un appello ai politici - conclude il commercialista pontino - affinché si impegnino a far funzionare le agevolazioni, facciano in modo di far uscire i bandi secondo un giusto criterio e si impegnino a fare in modo che le pratiche vengano lavorate velocemente». Un appello che necessita di essere colto, se non si vuole vedere andare perse importantissime risorse che, se colte, rappresenterebbero una sostanziosa boccata di ossigeno per molte imprese del territorio pontino e non solo.
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