giovedì 15 novembre 2012

Italcraft, dopo l'intesa si attende la sentenza del Tar

Importanti e decisivi risultati di mediazione sono stati raggiunti nell'ambito del tavolo tecnico promosso dal Sindaco Cosmo Mitrano sulla questione Italcraft, svoltosi lo scorso 9 novembre nell’aula Consiliare. Presenti tutti gli attori coinvolti e gli enti istituzionali interessati alla soluzione positiva della grave crisi occupazionale dello storico stabilimento di Gaeta: Provincia di Latina, Comune di Gaeta, Consorzio Industriale Sud Pontino, Camera di Commercio, Federlazio, Autorità Portuale, sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. In aula presenti anche i lavoratori e la nuova proprietà aziendale. Le varie parti dopo aver esposto le proprie posizioni hanno avviato un dibattito al fine di giungere ad una composizione delle diverse istanze. Primi a prendere la parola i rappresentanti sindacali che hanno ribadito la volontà unitaria dei dipendenti ad ottenere il reintegro di tutti i lavoratori. La Federlazio ha confermato la volontà dell’azienda di riassorbire tutti i lavoratori, bloccando per due anni la procedura di mobilità, e a completare tutti gli adempimenti richiesti determinanti ai fini dell’omologa del concordato preventivo, ponendo quale condizione necessaria, però, la certezza dell’utilizzazione del sito sul quale pende la decadenza della concessione. Il 22 novembre prossimo sarà dunque il Tar del Lazio ad esprimersi in merito. Dal canto loro gli enti hanno manifestato ampia solidarietà ai lavoratori e disponibilità ad affrontare tutte le problematiche al fine di salvaguardare la produttività del sito, richiedendo all’azienda il completamento dell’adempimento degli atti richiesti, un valido Piano Industriale, e soprattutto la garanzia della continuità aziendale e produttiva del sito industriale. Il punto di arrivo conclusivo sarà la firma di un nuovo Protocollo d’Intesa volto a dare certezze ai lavoratori e all’azienda. A ciò si arriverà attraverso alcuni passaggi preliminari fondamentali: un accordo quadro tra maestranze sindacali e proprietà aziendale per il riassorbimento dei lavoratori e intese bilaterali tra azienda, Consorzio industriale Sud Pontino, e Autorità Portuale.

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