venerdì 9 novembre 2012

Owens Illinois, annunciati 35 esuberi

Nella giornata di ieri presso la sede di Confindustria Latina i vertici del gruppo Owens Illinois (multinazionale americana operante nel settore della produzione del vetro cavo presente in Italia con 12 siti produttivi) hanno formalizzato l'apertura di una procedura di mobilità nel sito di Aprilia, in località Campo di Carne. «La decisione - scrive in una nota la Filctem Cgil di Latina - è stata principalmente motivata dagli elevati costi di produzione dello stabilimento di Aprilia che impedirebbero la concorrenza con gli altri competitori sul mercato». Con la procedura di mobilità l’azienda ha deciso di fermare definitivamente uno dei tre forni attivi (forno 2) e due delle sette linee da essi alimentate determinando un esubero strutturale pari a 35 unità» «La decisione aziendale sa tanto di presa in giro - commenta il segretario provinciale Filctem Latina Walter Cassoni - E’ da inizio anno che vagheggiano circa la natura congiunturale del problema, senza mai dare l’impressione concreta di avere una idea precisa rispetto alla strategia da intraprendere in quanto a Piano industriale. L’assenza di autorevolezza del management locale evidentemente ha fatto il resto». «Vantare una pubblicità ultramilionaria fatta su scala mondiale, tra l’altro coinvolgendo personaggi di spicco che fanno dell’etica il tratto distintivo della propria attività al fine di evidenziare il lato “pulito e naturale del vetro in quanto unico elemento trasformato dall’uomo riciclabile al 100%”, - ha aggiunto il sindacalista -  non coincide affatto con la natura di etica sociale che una grande azienda dovrebbe avere nel proprio Dna. L’ennesima dimostrazione della preminenza del mercato sul lavoro, perseguita con una politica dei prezzi scellerata che tutela esclusivamente il capitale». «La nostra massima preoccupazione ora è legata al mantenimento in prospettiva dell’intero sito in quanto tale atto mina alle radici la prosecuzione ed il consolidamento delle attività - conclude Cassoni - Il fermo definitivo del forno segue, o potrebbe seguire, una logica perversa ancora non completamente esplicitata. Chiediamo ai lavoratori il massimo impegno in una fase di tensione e di attacco ai diritti nella nostra provincia».

Nessun commento:

Posta un commento