mercoledì 17 ottobre 2012

Sottraeva denaro a un disabile, Equitalia pignorata

Sottraeva le somme derivanti dalla pensione di invalidità e dell’accompagno dal conto corrente di un disabile per recuperare i soldi di un debito del padre. Per questo motivo il tribunale di Latina, accogliendo la proposta dell’avvocato Alessandro Saieva e ravvisando gli estremi della legittimità della condotta, ha immediatamente disposto la sospensione dell’esecuzione di pignoramento di Equitalia Sud spa che è stata quindi condannata a pagare le spese di lite al disabile. A 120 giorni di distanza dalla decisione del giudice, però, l’Ente di riscossione tributi non ha ancora pagato. «Non avendo avuto riscontro la bonaria richiesta di pagamento da me rivolta al legale di Equitalia - ha spiegato l’avvocato del disabile Alessandro Saieva - e trascorsi i 120 giorni previsti per legge per procedere coattivamente contro un Ente pubblico, mi sono visto costretto a procedere a pignoramento mobiliare contro lo stesso Ente che si trova oggi, una volta tanto, dall’altra parte della barricata». 
L'avvocato Saieva
In sostanza, nella giornata di lunedì, è passato in carico il pignoramento mobiliare nei confronti di Equitalia. Ossia nei prossimi giorni è previsto che gli ufficiali giudiziari si rechino presso l’Ente di riscossione tributi per sottrarre la somma relativa alle spese di lite che dovrà essere restituita al disabile. «E’ chiaro - ha aggiunto l’avvocato - che, nel giudizio di merito, assisterò il cliente ingiustamente pignorato oltre che per il recupero del maltolto gravato dagli interessi legali maturati, anche e soprattutto per tutti i danni subiti». «Quanto accaduto - conclude il legale - fa seguito, per certi versi, alle richieste inevase promosse dai Cra (Comitati riuniti agricoli) di Latina e da Dignità Sociale oltre che da innumerevoli contribuenti per far luce sulla presunta legittimità delle notifiche delle cartelle esattoriali. Richieste che, nel caso di conferma delle ragioni, porteranno alla dichiarazione di inesistenza delle notifiche stesse. Questa vicenda è solo l’ennesimo caso di cattiva gestione dell’Ente di riscossione che in un momento di tensione sociale come quello che stiamo attraversando non aiuta di certo a superare i contrasti ingiustamente sorti con i cittadini contribuenti».
(Fonte: Quotidiano La Provincia)

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