lunedì 1 ottobre 2012

Imprese artigiane, segnali positivi all'orizzonte

Tullio Gabriele
«Arriva finalmente un segnale positivo per le imprese artigiane della provincia di Latina. Un segnale che giunge immediatamente dopo l’emorragia iniziata nel 2009, che sembrava inarrestabile e che ha portato alla perdita di moltissime imprese iscritte all’albo delle imprese artigiane della provincia di Latina con la conseguente perdita di moltissimi posti di lavoro». A parlare è il commissario ad acta della Commissione provinciale per l’artigianato, Tullio Gabriele, che ha divulgato i dati del primo semestre del 2012 relativi alle imprese artigiane della provincia di Latina. «In base ai segnali inequivocabili che appaiono, sembrerebbe proprio che il periodo buio dell’artigianato pontino sia finalmente giunto al giro di boa - ha così commentato i dati Tullio Gabriele - A fronte delle 9.624 imprese iscritte al 30 giugno 2011, siamo infatti passati a 9.660 al 30 giugno 2012. Il dato non sembrerebbe così lusinghiero se dissociato dal numero delle cessazioni di attività. Andando ad analizzare le cessazioni di attività si notano importanti risultati. Nel primo semestre 2011 le cessazioni di attività ammontavano a 679 imprese contro le 398 cessazioni attuali». «Considerata la crisi che stiamo attraversando - ha proseguito Tullio Gabriele - mi sento di dire che le imprese artigiane sono sicuramente tra i comparti che stanno reagendo meglio alle difficoltà globali che imperversano dai settori finanziari a quelli produttivi. L’artigiano è tenace, caparbio e non si sottrae mai alle sfide che sta affrontando nel migliore dei modi. Il comparto nella nostra provincia, se messo a confronto con le altre del Lazio e in particolare con Frosinone, evidenzia segnali che in altri Albi non sono ancora visibili». «La strada da fare per raggiungere i livelli ante crisi è ancora lunga e difficile - ha concluso Tullio Gabriele - abbiamo bisogno dell’impegno di tutti a partire dalle Istituzioni, con interventi a sostegno delle attività produttive, investimenti in infrastrutture per poter esprimere al meglio le proprie potenzialità e interventi a sostegno dell’occupazione. Queste cose sono ormai note a tutti, è giunto solo il momento di tramutarle in realtà».

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