domenica 14 ottobre 2012

Corden Pharma, ancora polemiche per l'esternalizzazione del servizio security

Il passaggio del servizio dei vigilantes e della porteneria dalla Corden Pharma di Sermoneta alla nuova società di Pomezia Argo, ha spaccato in due il fronte sindacale: da una parte Cgil, Cisl e Uil firmatarie dell’ultimo accordo e dall’altra l’Ugl che al contrario non ha firmato il documento. «Nei giorni, così come era stato richiesto dalle segreterie provinciali Filctem, Femca e Uilcem ci siamo incontrati con i responsabili dell’istituto di vigilanza Argo e le rappresentanze sindacali unitarie dello stabilimento per fare chiarezza sulla esternalizzazione del servizio - ha spiegato in una nota il segretario Femca Cisl Latina Roberto Cecere - Per quanto riguarda l’aspetto economico, la società Argo si è basata su un contratto del settore terziario-servizi firmato nel gennaio 2011 dalla Ugl e mai sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil che avevano ritenuto quei minimi tabellari troppo bassi. Va quindi evidenziato come il recente sciopero organizzato dalla Ugl di Latina presso la portineria della Corden Pharma per protestare contro gli stipendi troppo bassi, fosse rivolto proprio verso quel contratto firmato dalla sola Ugl. In pratica la Ugl ha scioperato, e fatto scioperare, contro se stessa». «Dalla discussione - ha proseguito Cecere - è emerso chiaramente che il contratto firmato tra Corden ed Argo non rispetta quanto previsto dall’accordo sottoscritto lo scorso luglio tra Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil e la Corden Pharma. Argo ha infatti intenzione di assumere solo la metà del personale esternalizzato affiancandolo con vigilanti di propria fiducia. Una decisione che sarebbe in netto contrasto con quanto stabilito nell’accordo che, nel processo di esternalizzazione, prevedeva il trasferimento del personale Corden al completo e, solo nel caso in cui quest’ultimo fosse stato insufficiente, il ricorso a personale esterno». La pensa però in modo diverso il segretario provinciale Ugl Armando Valiani che afferma: «Continua lo stato di agitazione proclamato dalla Ugl Chimici. A tutt’oggi, essendo ancora in attesa di essere di convocati, non possiamo che confermare le nostre preoccupazioni già espresse quando Cgil, Cisl e Uil firmarono l’accordo dello scorso 26 luglio». «Questa problematica - prosegue Andrea Pagiossi, segretario provinciale della sicurezza civile Ugl - è stata anche oggetto di riflessione da parte del Ministero degli Interni. Una circolare ministeriale invita i Prefetti a vigilare sugli appalti dove sono interessate le società di vigilanza, vista la facile infiltrazione di strutture non autorizzate». Intanto Filctem, Femca e Uilcem hanno richiesto un incontro urgente a Corden Pharma. In caso di mancata risposta non si escludono azioni e iniziative di protesta.


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