Le segreterie provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil hanno richiesto un incontro urgente al Prefetto di Latina, all’assessorato al Lavoro della regione Lazio, all’assessorato al Lavoro della Provincia di Latina e al sindaco Giovanni Di Giorgi del comune di Latina per affrontare la questione Nexans. «Dopo la firma dell’accordo sulla cassa integrazione straordinaria dello scorso 29 marzo che prorogava di un altro anno gli ammortizzatori sociali per 60 lavoratori Nexans di borgo Piave - scrivono le organizzazioni sindacali nella richiesta di incontro - una cortina di silenzio è scesa sull’intera vicenda». «Nessuna parola dalle istituzioni, scomparsa l’azienda, i lavoratori lasciati completamente soli e in balia dei loro problemi - prosegue la nota - senza che nessuno parli più di nuova occupazione e degli impegni a suo tempo presi e sottoscritti fra le parti alla ricerca delle soluzioni più idonee per la ricollocazione dei lavoratori». Intanto il segretario provinciale Ugl Chimici Armando Valiani ha organizzato un sit-in sotto il comune di Latina. «Abbiamo deciso di organizzare un sit-in sotto il palazzo comunale perché attualmente l’amministrazione è l’unico interlocutore che potrebbe intercedere tra la Nexans e i lavoratori poiché il sito, collocato sul territorio del comune, in questo momento è in totale stato di abbandono - commenta Valiani - L’azienda infatti è sparita ma rimane prioritario il problema occupazionale. E' necessario quindi continuare a cercare una soluzione poiché a marzo 2013 cesserà la cassa integrazione e se per quella data non ci fossero progetti o prospettive per il sito, l’avvio della procedura di mobilità sarà inevitabile. Certo le richieste non sono facili, ma occorre impegnarsi affinché anche la più piccola delle ipotesi previste sia vagliata e percorsa fino in fondo. Le famiglie coinvolte sono tante e hanno diritto a continuare a vivere dignitosamente».
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