«Si vada al voto regionale nel Lazio al più presto. Le imprese della regione, già in estrema difficoltà, hanno la necessità immediata di avere un interlocutore credibile nel Governo regionale. La crisi che in questi anni ha minato alla radice il sistema produttivo, necessita di risposte immediate e senza un adeguato ed autorevole Governo, è impossibile dare risposte al mondo produttivo e soprattutto, se ci sarà ripresa, agganciarla». E’ quanto chiede il Coordinamento regionale del Lazio di Confimprese Italia. «Le imprese laziali e gli enti no profit sono già pesantemente penalizzati da anni di immobilismo. Per il sistema della micro, della piccola e della media impresa è ormai insopportabile subire ritardi nei pagamenti per le opere realizzate e per i servizi svolti. In molti casi, poi, oltre ai ritardi si registrano anche tagli e stralci nel bilancio regionale. Va denunciato poi come tutto il sistema produttivo regionale stia subendo il contraccolpo oltre che della crisi economica, anche delle mancate realizzazioni di quanto promesso a sostegno del sistema produttivo». Il Coordinamento regionale del Lazio di Confimprese Italia denuncia inoltre «l’irrisoria procedura di patrimonializzazione dei sistemi Confidi nonostante i fondi stanziati e mai investiti al fine di aumentare e favorire l’accesso al credito delle imprese. Confimprese Italia chiede, infine il ripristino di regole certe, finalizzato ad un ritorno al normale rapporto produttivo. Se questo non avvenisse sarebbe elevatissimo il rischio di una ulteriore negatività nelle produzioni e nei fatturati con la sola certezza di una contrazione dei livelli dell’occupazione per la chiusura di molte aziende».
(Fonte: Ufficio Stampa Confimpreseitalia)
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