Un momento del presidio |
I dipendenti pubblici della provincia pontina, lunedì scorso, si sono riuniti in presidio presso il tribunale di Latina in occasione dello «Stipendio day», un appuntamento che si è svolto in contemporanea in tutta Italia con lo scopo di chiedere il sostegno del reddito del Pubblico impiego. «La legge Brunetta ha bloccato il Contratto collettivo nazionale dei dipendenti pubblici al 2014 - ha spiegato Quirino Leomazzi, segretario provinciale Confsal Unsa durante il presidio - E ora Monti vuole addirittura bloccare gli aumenti contrattuali fino al 2018. Questa situazione non è più sopportabile, soprattutto se si considera l’attuale drastico calo del potere di acquisto che sta mettendo in ginocchio i lavoratori». «Oltre a interrompere il rinnovo del Contratto e quindi l’adeguamento della componente economica - ha aggiunto il segretario provinciale Confsal Unsa - il Governo ha bloccato anche il pagamento dell’indennità di vacanza che veniva erogato una tantum. Abbiamo scelto di riunirci presso il tribunale di Latina in quanto riteniamo sia il luogo simbolo che meglio rappresenta le difficoltà di questo settore». Al fine di manifestare tutta la propria fermezza e contrarietà alle decisioni del Governo in materia di Impiego Pubblico i lavoratori hanno quindi iniziato a raccogliere le firme e appena conclusa la raccolta questa sarà posta al vaglio delle forze politiche. La mobilitazione che ieri ha visto impegnati gli uffici ministeriali di diverse città di Italia vedrà la sua fase conclusiva il prossimo 10 novembre. In questa data è infatti prevista una manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma in piazza Santi Apostoli.
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